Vannacci non si piega: “Non ritiro nemmeno mezza parola di quel libro. Le mie idee intercettano una grande moltitudine di persone”

Da Affari Italiani – […] Vannacci non arretra e conferma tutto quello che ha scritto in quel libro. “Fintanto che non offendo e non ledo la dignità di qualcuno – dice il generale al Corriere – ho diritto ad esprimere la mia opinione. Se dico che una persona non mi piace non è un’offesa, cosa ben diversa dal dire che quel qualcuno è uno st… .

Rivendico il diritto di criticare, purché rimanga nel perimetro delle cose non perseguibili per legge. Per questo credo che la legge Zan sull’omotransfobia avrebbe aperto una strada ai limiti dei delitti d’opinione. Non sono né un gretto, né un ignorante, né un mostro, né un orco, perché, guarda caso, le mie idee intercettano quelle di una grande moltitudine di persone.



Non mi ergo a paladino della maggioranza degli italiani, ma le mie argomentazioni evidentemente trovano una certa rispondenza“. Durissimo il commento di un importante esponente di Forza Italia come Giorgio Mulè: “Mi è bastato leggere la quarta di copertina del libro per decidere di non leggerlo. Non siamo più nel Medioevo, Crosetto ha agito bene”.

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