Uccisa a colpi di mattone in faccia perché non si lascia stuprare. Il killer straniero aveva già aggredito, ma l’hanno lasciato libero (Video)

da Il Secolo D’Italia – Una donna sessantenne è morta in ospedale per la gravità delle botte ricevute da uno straniero senza fissa dimora di circa 40 anni già noto alle cronache (anche social) per aver aggredito i carabinieri nell’agosto di un anno fa. Il delitto è avvenuto sabato 5 agosto, verso le 22.30, l’ha aggredita in un parco a Rovereto.

A dare l’allarme sono stati alcuni inquilini di un vicino condominio che hanno sentito le urla della donna e, dalle finestre, hanno visto la donna a terra con i pantaloni abbassati e l’aggressore sopra di lei che la colpiva ripetutamente in faccia con un mattone. L’aggressore è poi fuggito, ma è stato fermato poco dopo dai carabinieri: è in arresto per omicidio.



Lo stesso immigrato seminò il panico a Rovereto il 24 agosto di un anno fa

Come ricostruisce Rainews24 si tratta dello stesso immigrato che un anno fa aggredì passanti e carabinieri sempre a Rovereto. Un episodio che aveva destato molta impressione perché il giovane extracomunitario sembrava in preda ad un vero e proprio raptus di follia. Prima ha dato in escandescenze, poi ha aggredito senza motivo un passante in bicicletta, e all’intervento dei carabinieri si è scagliato contro i militari, persino saltando sul tetto della gazzella. Il tutto è stato ripreso dai residenti con i telefonini, in un video.



L’uomo ha poi provato a scappare, saltando ancora sul tetto di alcune auto in sosta. Alla fine è stato bloccato, immobilizzato, e trasportato al reparto psichiatria dell’ospedale di Rovereto. Ma se un anno fa tutto si era risolto con qualche danneggiamento alle autovetture, questa volta invece ha avuto un epilogo tragico con la morte in ospedale a Trento della 60enne avvenuto poco dopo il ricovero.

La donna colpita ripetutamente al volto con cubetto di porfido

Alla base dell’omicidio della sessantanne, oltre allo stato di alterazione dell’aggressore probabilmente ci sarebbe anche un tentativo di violenza sessuale. La donna è stata infatti denudata durante l’aggressione.

Come ricostruisce il quotidiano Il Dolomiti, i fatti sono avvenuti attorno alle 22.30 al parco Nikolajewka nel quartiere di San Maria. Alcuni cittadini hanno sentito le urla di una donna e si sono trovati davanti ad una scena tremenda, agghiacciate.

La donna si trovava a terra, in parte spogliata. Sopra di lei un uomo che continuava a colpirla violentemente al volto e in altre parti del corpo. Una scena impressionante durata alcuni minuti durante i quali l’uomo non si è mai fermato sfigurando il volto della povera donna. Sembra che abbia usato anche un oggetto simile a un bolognino (un sanpietrino) un pezzo di lastricato stradale o i rilievi a confermarlo.

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