Sentenza storica: “I vaccini non prevengono il contagio”: multa annullata per due 65enni marchigiani. Stessa sentenza a Napoli

da Il Paragone – Non avevano fatto il vaccino anti-Covid e per questo, nell’Italia delle restrizioni e dei diritti calpestati, erano stati multati. Ora, però, ecco arrivare il colpo di scena: il giudice di pace Pericle Tajariol ha infatti dato ragione a due 65enni della provincia di Pesaro e Urbino, che hanno potuto così esultare dopo aver fatto ricorso alle vie legali.

I due, over 5, non si erano vaccinati come invece previsto dalla legge. Per il giudice, però, “un vaccinato può contagiare ed essere contagiato come un non vaccinato”. A riportare la notizia è stata Marina Verdenelli sulle pagine del Resto del Carlino.



Il decreto violato prevedeva 100 euro di multa agli over 50 che, alla data del 15 giugno 2022, non avessero ancora iniziato il ciclo vaccinale o non lo avessero completato nelle tre dosi previste. I due 65enni, una casalinga e un promotore finanziario, entrambi provenienti dalla provincia di Fano nelle Marche, si erano rivolti all’avvocato Alessandro Angeletti di Senigallia per opporsi alla sanzione di 100 euro spedita a casa dalla Agenzia delle Entrare.

La sentenza è stata accolta nei giorni scorsi ma le motivazioni sono state rese note in queste ore: “È notorio che i vaccini che sono in commercio non sono idonei ad impedire il contagio e di contagiare, non appaiono strumenti di prevenzione, rivelandosi percentualmente idonei in misura né pari ne vicina al 100% ma di fatto prossima allo zero. L’efficacia vaccinale non può quindi ritenersi provata quale strumento di prevenzione tenuto conto del fatto notorio che soggetti vaccinati possono contrarre e trasmettere il contagio, quindi sia i vaccinati che i non vaccinati debbono essere trattati come soggetti tra loro equivalenti”.



Nell’emanare la sentenza, il giudice si è rifatto a quella del tribunale penale di Napoli che ha reintegrato un militare: anche in questo all’uomo, che non si era vaccinato, era stata ragione perché “un vaccinato può contagiare ed essere contagiato come un non vaccinato”. Tajariol ha sottolineato l’importanza dell’art. 32 della Costituzione, che tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e soltanto successivamente come interesse della collettività.

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