Sgarbi difende Giambruno: “Da lui parole che ogni padre dovrebbe dire al proprio figlio. Lo attaccano perché sta con Meloni”

Da Il Secolo d’Italia – «Da prendere a modello, altro che chiedergli di scusarsi!». E’ Vittorio Sgarbi a difendere Andrea Giambruno dalla distorsione mediatica e politica delle parole in tv del conduttore Mediaset e compagno del premier Meloni.

C’era da aspettarselo l’attacco “a media unificatii” contro il giornalista  riguardo la violenza sessuale di gruppo a Palermo. La distorisione delle sue parole da giornaloni e politici – Boldrini in primis- è da sceneggiata di terz’ordine e poco credibile. Secondo sinistre, opposizioni e giornaloni deve essere “ghigliottinato” per aver pubblicamente consigliato, a proposito di stupri e violenze, che: “se i giovani non si ubriacassero e drogassero difficilmente finirebbero nelle braccia del lupo”.



La sentenza del Tribunale Pd,  è firmata dalla vice presidente del Pd, Chiara Gribaudo, con un irrevocabile: “Giambruno è ripugnante”. Viene da ridere, se non ci fosse da piangere. Tipico esempio di come la distorsione dei fatti e possa diventare di per sé notizia.

Sgarbi: “Giambruno, un modello. Ha detto quello che ciascun padre direbbe”

Come si possa da queste parole di buon senso comune affermare che il conduttore abbia dato al responsabilità alla vittima per le vio9lenze subine da i”lupi” è un mistero gaudioso. Giambruno è «Da prendere a modello, altro che chiedergli di scusarsi!», ribadisce il sottosegretario alla cultura, che ha voluto dire la sua: «Siamo al ribaltamento del messaggio che ha voluto trasmettere. Andrea Giambruno ha detto quello che ciascun padre dovrebbe dire al proprio figlio.



Cioè parole di buon senso, altro che mortificazione della donna», dice Sgarbi. Il passaggio contestato del discorso fatto  da Giambruno durante il suo programma in onda su Rete Quattro, Diario del giorno, recitava così . «Se vai a ballare, tu hai tutto il diritto di ubriacarti. Ma se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi, magari eviti anche di incorrere in determinate problematiche perché poi il lupo lo trovi», ha detto il conduttore Mediaset.

Perdere i sensi, non avere più contezza di se stessi, di dove si è e dei pericoli che tale consizione di incoscienza determina: quale buon familiare non lo  ha mai consigliato un proprio figlio o figlia?

Caso Giambruno, Sgarbi: “Polemica politica perché compagno del premier. Tristezza”

«Suggerire a una donna o a un uomo di non ubriacarsi – osserva il sottosegretario alla Cultura – non significa colpevolizzare il suo comportamento – ha argomentato Sgarbi-. Ma richiamarlo a una condotta che lo sottragga a pericoli per la sua incolumità. Quello di Giambruno è un elementare suggerimento che chiunque dà alla persona a cui vuole bene. In sostanza, è quello che ogni genitore dovrebbe fare con il proprio figlio.

Ma siccome si deve trasformare tutto in polemica, il fatto che a dirlo sia il compagno della premier diventa argomento di lotta politica. È tutto molto triste». Secondo Sgarbi, tra i giovani sarebbe in atto  un’abitudine a un clima di «lassismo» e «libertinaggio», che li ha portati a ignorare il ruolo dell’autorità. Secondo il suo punto di vista, dunque, le parole di Giambruno non sarebbero altro che «il monito del buon padre di famiglia verso il proprio figlio. Tutto qui».

Giambruno ha acceso un faro sull’emergenza alcol tra i giovani

Per questo fanno orrore alcuni commenti tesi a creare un “mostro” da additare in funzione anti-Meloni. Chi ha ascoltato le parole di Giambruno con onestà intellettuale ha letto in profondità: “Voleva accendere un faro su un problema drammatico per gli adolescenti di oggi: l’uso e l’abuso di alcol tra i giovanissimi. E la prova di ciò è che proprio il giorno stesso in cui la sinistra strepita, un’inchiesta Fatto quotidiano dava ragione al conduttore.

Un documentato articolo a tutta pagina, firmato da Giovanni Valentini, già direttore dell’Espresso e vice della Repubblica, dall’eloquente titolo: “Più alcol e droghe uguale più stupri”. Da ridere: Il quotidiano di Travaglio – tra i più astiosi contro il governo Meloni- si esprime con un linguaggio identico a Giambruno. Il cortocircuito si commenta da solo. Ha ragione Sgarbi: Tristezza.

Giambruno smonta la propaganda della sinistra

A Candida Morvillo del Corriere della Sera,  Giambruno ha spiegato: «Io non ho mai detto “la ragazza se l’è cercata” o che, se eviti di ubriacarti, “non ti stuprano”: questi virgolettati sono usciti su un giornale e poi dappertutto, ma sono diffamazione pura».

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