È ufficiale, le auto elettriche che vuole imporci l’Ue prendono fuoco da sole: ecco le auto richiamate perché a rischio incendio

Da Il Paragone – Ormai da tempo riportiamo le innumerevoli, e gravi, criticità che presentano le auto elettriche: veicoli che prendono fuoco spontaneamente, anche con delle vittime, o addirittura intrappolano all’interno i conducenti. E anche le biciclette elettriche non sono affatto immuni da fenomeni di autocombustione.

Ma occorre diffidare anche delle auto ibride, almeno questa è l’impressione che ricaviamo dall’apprendere che addirittura l’Unione europea che, come i nostri lettori sanno bene, è capofila della nuova ideologia green e massimo sponsor della “mobilità del futuro” – al punto che ha imposto il divieto di vendita di auto diesel e benzina dal 2035 – ha inoltrato ufficialmente un richiamo alla Ford per alcune unità del modello Ford Focus Mild Hybrid 48 V, con l’obiettivo di prevenire “potenziali rischi di incendio”.



Il problema risiede nella batteria agli ioni di litio 48 V. Le segnalazioni provengono spesso direttamente dai produttori, come in questo caso, che informano le autorità competenti su eventuali azioni necessarie per risolvere problemi di difettosità o altri rischi associati a determinati prodotti.

La criticità segnalata dalla Ue

Nel caso delle Ford Focus Mild Hybrid 48 V, è stata la Germania a segnalare la problematica, che è stata classificata come un potenziale difetto capace di aumentare il rischio di incendio. I dettagli del richiamo sono stati diffusi attraverso il portale Safety Gate del sistema di allerta rapido dell’Unione Europea noto come Rapex (European Rapid Alert System for non-food consumer products).



Ancor più nello specifico, il richiamo riguarda i seguenti veicoli: Ford Focus Ecoboost Hybrid prodotte tra il 24 maggio 2023 e il 26 maggio 2023, con omologazione numero DEH e132007/461911*16. Il Codice di richiamo è Ford: 23S34. la casa automobilistica di Detroit ha avviato il processo di richiamo per le unità interessate.

La causa del rischio d’incendio è stata identificata come un fissaggio errato del cavo della batteria da 48 V: potendo, dunque, causare lo stacco del cavo stesso, ciò comporterebbe il surriscaldamento e la formazione di “archi elettrici”, come vengono definiti, ovvero potenti scariche elettriche in aria, con il grande rischio di incendio. La automobile coinvolta nel richiamo, dunque, non è conforme al regolamento relativo all’omologazione e alla vigilanza del mercato dei veicoli a motore e dei loro rimorchi.

I precedenti di Ford

Già nel 2018 Ford aveva richiamato ben 50mila cavi di ricarica forniti nell’equipaggiamento di serie di Focus Elettrica, Fusion Energi e C-Max Energi, come all’epoca riportava il sito motorbox. Secondo lo stesso produttore, infatti, se la presa a cui si attacca il cavo da 120 volt fosse risultata anche leggermente usurata, ci sarebbe stato il pericolo del surriscaldamento con conseguente rischio di incendio.

Appena lo scorso anno, invece, ancora Ford aveva richiamato addirittura 100mila, tra veicoli ibridi e plug-in, prodotti dalla Ford tra il 2020 e il 2022 e distribuiti negli Stati Uniti. Erano i modelli Escape, Maverick e Lincoln Corsair, e tutte hanno un propulsore ibrido o ibrido plug-in da 2,5 litri. In quel caso, il malfunzionamento risiedava nel motore, un cui guasto avrebbe potuto causare perdite di olio, con conseguenti ed eventuali incendi a contatto con fonti infiammabili.

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