Se anche Mario Monti dà ragione a Meloni e si scaglia contro il “nuovo” Patto di Stabilità (truffa): “Non è adeguato”

Da Il Primato Nazionale – Roma, 14 dic – Quando anche il più realista del re – per non dire il più grande esponente dell’ostilità agli interessi nazionali – tuona contro il Patto di Stabilità, allora vuol dire davvero che l’apice della follia ha raggiunto vette difficilmente contestabili.

Niente di realmente dissidente rispetto al sistema in atto, figuriamoci, al massimo si può intendere come un tentativo “elastico” di concedere un osso per poi continuare a riprendersi tutto il corpo vivente (anzi, morente) del cittadino italiano, ma resta comunque un fatto politico degno di essere evidenziato.



Monti contro il nuovo Patto di Stabilità

Come riporta Tgcom24, l’ex presidente del Consiglio Monti si è espresso addirittura a favore del veto ipotizzato dal premier Giorgia Meloni sul nuovo Patto di Stabilità. “LʼEuropa è ancorata al passato perché quando il Patto di Stabilità è nato nel 1997 era più o meno adeguato aveva lo scopo di convincere anche i popoli a valuta forte come Germania e Olanda che la moneta unica avrebbe portato”anche una certa disciplina di bilancio e monetaria”.

Nessuna ammissione di colpa, ci mancherebbe, visto che “senza quel patto non avremmo lʼeuro”. Ma per il presente, è interessante notare cosa il senatore sottolinei: “Adesso sono passati tanti anni e occorrerebbe cogliere quest’occasione per dare all’Europa un’immagine dell’Italia che non sia quella di uno specchietto retrovisore ma qualcosa di più particolare.



Già allora mi battei al tavolo della commissione di cui ero membro perché ci fosse più spazio per gli investimenti pubblici da distinguere rispetto alla spesa pubblica corrente, era il momento per spingere avanti questa differenziazione.

Invece è stato fatto un guazzabuglio, difficile da capire persino per gli esperti, incomprensibile per l’opinione pubblica-L’ho detto stamattina alla presidente Meloni in aula al Senato: se lei opponesse il veto dell’Italia al patto di stabilità, penso possa essere una buona cosa per rimandare la commissione al tavolo della progettazione”.

Un sistema fallimentare e insostenibile

La cruda verità è che non ci vorrebbe alcun “Patto di Stabilità”, visto che è la sua stessa natura filosofica, prima ancora che economica, ad essere una zavorra insostenibile: uno Stato deve essere libero di spendere più e meno a seconda delle fasi di prosperità o recessione.

Ma l’entrata in vigore del sistema europeo ci ha ingabbiato in una situazione che rende impossibile qualsiasi seria politica economica. Tutte banalità, ma vanno ribadite rispetto a un Monti che, sulla questione, com’è ovvio e triste fa orecchie da mercante.

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