Lo spot “woke” con il trans costa carissimo alla Bud Light: la società licenzia 18.000 dipendenti per il fallimento della campagna

da Scenari Economici – Il detto “get Woke Go Broke” purtroppo viene soprattutto pagato dagli innocenti lavoratori che nulla avevano a che fare con le scelte dei vertici. La campagna promozionale autodistruttiva fatta da Bud Light con l’uso Dyladi n Mulvaney, influencer transessuale da maschio a femmina, ha portato a quella che ormai per gli analisti è una perdita permanente di quasi il 25% della quota di mercato e questo ha costretto Anheuser-Busch InBev a licenziare centinaia di lavoratori.

Il Wall Street Journal ha riferito mercoledì sera che Anheuser-Busch, che vende Budweiser e Stella Artois, taglierà il 2% della sua forza lavoro statunitense di 18.000 dipendenti. La società ha affermato che i licenziamenti non avranno alcun impatto sui lavoratori in prima linea come il personale del birrificio e del magazzino.



 

Il detto “get Woke Go Broke” purtroppo viene soprattutto pagato dagli innocenti lavoratori che nulla avevano a che fare con le scelte dei vertici. La campagna promozionale autodistruttiva fatta da Bud Light con l’uso Dyladi n Mulvaney, influencer transessuale da maschio a femmina, ha portato a quella che ormai per gli analisti è una perdita permanente di quasi il 25% della quota di mercato e questo ha costretto Anheuser-Busch InBev a licenziare centinaia di lavoratori.

Il Wall Street Journal ha riferito mercoledì sera che Anheuser-Busch, che vende Budweiser e Stella Artois, taglierà il 2% della sua forza lavoro statunitense di 18.000 dipendenti. La società ha affermato che i licenziamenti non avranno alcun impatto sui lavoratori in prima linea come il personale del birrificio e del magazzino.



Dai colletti blu degli impianti di imbottigliamento ai colletti bianchi degli uffici aziendali e di marketing di Anheuser-Busch, ci sono centinaia di persone innocenti, se non molte di più, che sono disoccupate a causa del fallimento delle strategie “Woke” dei vertici. Chi veramnte protegge i lavoratori?

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