Livorno, bambino di 2 anni morto a causa di lesioni gravissime sul corpo: arrestata la madre straniera per omicidio

Da Today – La polizia ha arrestato madre del piccolo Marcus, il bimbo di due anni e mezzo morto a Livorno nella notte tra il 16 e il 17 agosto scorso. A chiamare i soccorsi, intorno alle 5 del mattino, era stata proprio la donna che poi aveva attribuito il malore a una caduta da uno scivolo avvenuta qualche ora prima in un parco giochi di Tirrenia (Pisa).

Secondo la nota della questura però il decesso del bambino, che presentava numerosi politraumi, sarebbe invece dovuta a “un’azione volontaria, probabilmente come conseguenza di una caduta dall’alto all’interno di un condominio”.



Le indagini: “Lesioni gravissime sul corpo, il bimbo non poteva muoversi”

La versione della donna viene ritenuta dagli inquirenti “priva di alcuna base logica e contrastante con i dati emersi dalle indagini”. Una conclusione a cui gli investigatori sono arrivati sulla base degli esami medico legali che hanno evidenziato “gravissime lesioni riportate dal bimbo, che gli avrebbero impedito di muoversi autonomamente”. Per la donna, una 38enne italo-sudamericana, è stata così disposta la custodia cautelare in carcere.

È gravemente indiziata di omicidio premeditato. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, che hanno esaminato i numerosi spostamenti della donna nel giorno della tragedia, quest’ultima sarebbe stata vista entrare nel pomeriggio in un condominio in zona Borgo Cappuccini, a Livorno, uscendone con il bambino in braccio probabilmente già morto, dopo oltre 11 ore.



L’ipotesi degli investigatori è che il bambino sia rimasto vittima di una caduta dall’alto. Non solo: chi indaga ritiene che il piccolo non sia caduto accidentalmente, ma sia stato spinto giù.  Ulteriori elementi potranno emergere dagli esiti degli accertamenti di polizia scientifica sui reperti di presumibile natura biologica sequestrati dagli investigatori all’interno del condominio.

“La madre – fanno sapere dalla questura – avrebbe dovuto riportare il piccolo Marcus, al termine di un periodo di vacanza trascorso con lei, al padre del bambino, suo affidatario esclusivo, proprio il giorno in cui invece il piccolo sarebbe stato ucciso”.

Durante il procedimento civile, che si è svolto al tribunale di Torino, luogo in cui il piccolo viveva così come i suoi genitori, “erano emersi disturbi di personalità dell’indagata, che il gip ha ritenuto pericolosa e nei cui confronti ha ravvisato, oltre al pericolo di fuga, anche il rischio di reiterazione dei reati”. La donna, al momento, si trova nel carcere “Don Bosco” di Pisa, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Nei prossimi giorni si terrà l’interrogatorio di garanzia.

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