La “sbruffoncella comunista” Rackete: “Mi candido all’Ue contro i nuovi fascisti. Lotterò su ambiente e migranti”

Da Affari Italiani – L’attivista tedesca Carola Rackete, nota in Italia soprattutto per aver “disobbedito” alle ingiunzioni dell’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini quando era al timone della Sea Watch, facendo sbarcare 42 migranti a Lampedusa nel 2019, sarà candidata con Die Linke al Parlamento europeo in occasione delle elezioni del 2024.

Oggi su Repubblica si trova un’intervista a Rackete, che spiega le ragioni della candidatura: “Mi sono confrontata con alcuni amici dei movimenti a tutela dei diritti e con persone che non vivono in Europa ma subiscono le politiche decise a Bruxelles, compresa la pratica del fracking per estrarre gas. Non sono rappresentati politicamente. In più, in Germania abbiamo il 14 per cento degli adulti che non vota perché non ha il passaporto tedesco. Un vuoto di democrazia inaccettabile. Quindi, ho deciso di essere la loro voce”.



Rackete dice a Repubblica: “Se vogliamo fermare la crisi climatica, dobbiamo ritenere responsabili i responsabili. Mi spiego: le grandi compagnie di petrolio, gas e carbone che hanno causato la crisi climatica, devono essere socializzate. Vanno presi i profitti che hanno fatto derubando la Terra e vanno distribuiti per finanziare la transizione ecologica”.

Poi la risposta a Matteo Salvini: “Salvini deve fare pace con un fatto: i magistrati italiani hanno fatto cadere ogni accusa contro di me. È interessante però vedere che l’estrema destra italiana e quella tedesca hanno reagito allo stesso modo alla mia candidatura. Alle prossime Europee la gente dovrà scegliere tra chi ha quel tipo di visione e chi invece propone la tutela dei diritti umani e dell’ambiente”.



La capitana parla di pericolo fascismo in Europa: “Sì, chiaramente. In Germania col partito Afd, ma anche in Francia con Marine Le Pen, in Polonia e Ungheria dove si stanno muovendo in direzione autocratica. E in Italia anche, dove un membro del vostro governo si è fatto fotografare con la divisa nazista e altri rivendicano con orgoglio origini fasciste. È un problema comune che va affrontato creando un’alleanza antifascista in Europa”.

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