Compagni allo scoperto, così Orfini e Fratoianni sostenevano l’invasione dell’Italia passando le info a Casarini: “Davamo dritte alla Ong”

Da Affari Italiani – Continua a tenere banco il caso Luca Casarini, l’ex no global è a processo a Ragusa con altre cinque persone con l’accusa di “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina“. Nei giorni scorsi è emerso che, oltre ai soldi della Chiesa alla Mare Jonio c’era anche l’aiuto della Sinistra che indicava i punti esatti dove si trovavano i barconi con i migranti.

Dopo gli sms finiti agli atti dell’inchiesta – si legge su La Verità à- sono gli stessi esponenti ad uscire allo scoperto e ad ammettere che aiutavano Casarini e il suo gruppo. Alla fine di una seduta convulsa della Camera dei deputati, l’ex presidente del Pd Matteo Orfini ha ammesso di aver passato informazioni raccolte presso la Guardia costiera all’equipaggio della Mare Jonio, nonostante l’armatore fosse indagato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, quel caso fu poi archiviato.



Orfini entra nel dettaglio: “Sono io che ho fornito informazioni tramite altri parlamentari, l’ho fatto per salvare persone in pericolo in mezzo al mare. I colleghi parlamentari da me sollecitati a dare tutte le informazioni possibili all’equipaggio, hanno non solo fatto il loro dovere, ma vanno ringraziati per le notti passate in piedi con noi a tentare di salvare esseri umani”.

Anche Nicola Fratoianni, leader di Sinistra Italiana, si accoda al collega. “Pure io in molte occasioni ho fatto quello che ha fatto l’onorevole Orfini”. Il capo della Cei Matteo Zuppi: “Quest’anno a Mediterranea hanno dato contributi due diocesi, credo per 150mila €, solo per aiutare e salvare persone. Troppi sono i morti. Sono sorpreso e amareggiato da questa vicenda. Sembra che ci sia dietro una malizia, un disegno“.



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