Altro che “surriscaldamento climatico”, trovato il colpevole degli incendi in Grecia: arrestati 79 piromani, eco-terroristi muti

da NicolaPorro.it – Era l’emergenza climatica perfetta, quella che avrebbe definitivamente spazzato via i “negazionisti” del cambiamento climatico del pianeta. Prima l’alluvione in Romagna e poi gli incendi di quest’estate nell’Italia meridionale ed in Grecia. Insomma, la prova sembrava schiacciante: la Terra sta morendo. E l’unico responsabile è l’essere umano.

Tutto perfetto, fino a quando non si viene a scoprire che in Grecia, per esempio, sono stati arrestati 79 piromani nelle ultime ore, che avevano provocato volontariamente gli incendi e causato addirittura 20 morti a causa dei roghi.



Ad annunciarlo è stato il il ministro della Protezione civile, Vassilis Kikilias, affermando che ci sono stati diversi tentativi di appiccare nuovi incendi sul monte Parnitha, a nord-ovest di Atene. E lancia l’appello: “State commettendo un crimine contro il Paese. I piromani stanno appiccando incendi che minacciano le foreste, le proprietà e, soprattutto, le vite umane”.

Insomma, pare che l’emergenza vera sia quella della piromania e non quella del cambiamento climatico. Si badi bene: nessuno in queste sede discute la presenza di un mutamento del pianeta, ma imputare a priori la responsabilità all’uomo risulta essere estremamente riduttivo, trascurando come in altri periodi della Terra (vedasi il Periodo Caldo Medievale) la media delle temperature era addirittura più alta rispetto a quella attuale.



Nel frattempo, nella capitale greca le autorità hanno ordinato l’evacuazione di Gennimata e Kanala, due quartieri di Ano Liosia, località che fanno parte dell’agglomerato urbano nordoccidentale di Atene. Un intervento che arriva dopo la tragica notizia di pochi giorni fa, quando sono stati ritrovati 26 corpi carbonizzati. Probabilmente, si trattata di migranti provenienti dalla Turchia. E ancora, secondo un rapporto dell’Osservatorio nazionale di Atene, nel Paese sono bruciati in tre giorni oltre 400mila ettari. Piromania o climate change? La risposta per le autorità greche sembra ormai chiara.

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