Ucraina, i capi militari regionali si arricchivano illegalmente (con gli aiuti occidentali): lo scandalo corruzione scuote Zelensky

Da Il Giornale D’Italia – Kiev sommersa dalla corruzione. Colpo di spugna di Zelensky che fa fuori diversi funzionari dell’esercito corrotti: “Arricchimento illegale, legalizzazione di fondi ottenuti illegalmente, profitti illeciti, trasporto illegale attraverso la frontiera di coscritti. La nostra soluzione: licenziamo tutti i commissari militari”

Si riapre il dossier legato alla corruzione in Ucraina. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato oggi il licenziamento dei capi regionali del reclutamento, eliminando con un colpo di spugna numerosi funzionari, a suo dire corrotti.



L’Ucraina, che vive e regna in un paese corrotto fino al midollo, come dimostra il recente repulisti effettuato mesi fa su altri funzionari, vuole sradicare un sistema di corruzione che consente in particolare ai coscritti di sfuggire all’esercito, ma non sarà facile farlo.

Corruzione in Ucraina, Zelensky licenzia capi regionali del reclutamento “perché si arricchivano illegalmente”

Ma di cosa sono accusati i capi regionali del reclutamento che sono stati licenziati? “Arricchimento illegale, legalizzazione di fondi ottenuti illegalmente, profitti illeciti, trasporto illegale attraverso la frontiera di coscritti. La nostra soluzione: licenziamo tutti i commissari militari“. Così Zelensky su Telegram, che mette tutti alla porta. “Questo sistema dovrebbe essere gestito da persone che sanno esattamente cos’è la guerra, perché il cinismo e la corruzione in tempo di guerra sono alto tradimento. Invece i soldati che sono stati al fronte o che non possono stare in trincea perché hanno perso la salute, hanno perso gli arti, ma hanno conservato la loro dignità e non hanno cinismo, a loro può essere affidato questo sistema di reclutamento”.



Il Paese come detto è invaso dalla corruzione. Un tema che è ora tornato in auge dopo che nei mesi passati funzionari importanti sono stati mandati via: 6 viceministri5 governatori e il numero 2 dello staff del presidente hanno salutato, alcuni con accuse importanti come quello di aver intascato 400mila euro sui generatori di energia o aver lucrato sulla guerra per aver acquistato alimenti da dare ai soldati a prezzi gonfiati.

Comunque la si giri c’è di mezzo il denaro. Che la corruzione sia un fatto grave in Ucraina Zelensky lo sa e glielo ha ricordato anche l’Ue, spiegandogli che se vuole l’ingresso a Bruxelles deve darsi da fare. Chi pensava che Kiev avesse fatto passi in avanti contro la corruzione deve ricredersi, ed è lo stesso Zelensky ad ufficializzarlo con il licenziamento di buona parte dei funzionari dell’esercito. Tutto ciò nonostante lo scorso mercoledì 9 agosto il Parlamento ucraino abbia adottato un progetto di legge per rafforzare il Comitato anti-monopolio, ricevendo il plauso di Usa e Ue.

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