Trump è un uragano inarrestabile: vola nei sondaggi repubblicani e stacca De Santis di ben 37 punti, non c’è partita

Da Il Secolo d’Italia – L’uragano Trump sulle presidenziali Usa e sulle primarie repubblicane. Secondo l’ultima rilevazione del New York Times-Siena, Donald Trump avrebbe il 54% delle preferenze degli elettori repubblicani contro il 17% di Ron DeSantis e soltanto il 3% dell’ex vicepresidente Mike Pence, del senatore Tim Scott e dell’ex governatrice del South Carolina Nikki Haley.

Un risultato incredibile, a meno di un anno e mezzo dalle elezioni presidenziali americane, considerato che l’ex inquilino della Casa Bianca ha tre procedimenti penali in corso e un quarto, relativo all’assalto al Congresso del gennaio 2021, in arrivo. Si tratta di un vantaggio enorme, mai registrato prima nelle rilevazioni relative alle primarie dei repubblicani.



Trump, il successo del 2016 e i problemi giudiziari

“The Donald” irruppe prepotentemente sulla scena politica statunitense nel 2012 quando annunciò, tra lo scetticismo generale, la candidatura alla casa Bianca. Un’escalation incredibile lo portò a essere il candidato appoggiato dai repubblicani contro Hilary Clinton, dopo la parentesi di otto anni targata Obama.

Il tycoon indicato come sfavorito stravinse con il 43 % le primarie repubblicane e, da underdog, battè a sorpresa Hilary Clinton diventando Presidente degli Stati Uniti.



La sconfitta , il Covid e le accuse giudiziarie

Il quadriennio di Trump alla Casa Bianca si stava caratterizzando per una drastica ridefinizione delle priorità americane. Un interesse sempre più spiccato per la politica nazionale e sempre meno orientato all’interventismo in politica estera.

Tutti gli indicatori economici davano gli Usa in forte crescita e, ad inizio 2020, Trump era indicato come il favorito assoluto per la riconquista della White House. Fu il Covid, con una gestione orientata quasi al negazionismo, a infliggere un duro colpo alle ambizioni del tycoon.

Nonostante la messa in liquidazione di provvedimenti straordinari per l’economia, secondo molti analisti la sconfitta di Trump contro Biden fu dovuta all’atteggiamento con il quale gestì l’emergenza. Una sconfitta che aprì le porte a nuove incriminazioni penali. Oggi , “The Donald” è pronto a una nuova , grande sorpresa. Sulla sua strada , i procedimenti penali che potrebbero ostacolarlo e fermarlo. La vera, grande incognita delle presidenziali 2024.

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Trump è un uragano inarrestabile: vola nei sondaggi repubblicani e stacca De Santis di ben 37 punti, non c’è partita

Da Il Secolo d’Italia – L’uragano Trump sulle presidenziali Usa e sulle primarie repubblicane. Secondo l’ultima rilevazione del New York Times-Siena, Donald Trump avrebbe il 54% delle preferenze degli elettori repubblicani contro il 17% di Ron DeSantis e soltanto il 3% dell’ex vicepresidente Mike Pence, del senatore Tim Scott e dell’ex governatrice del South Carolina Nikki Haley.

Un risultato incredibile, a meno di un anno e mezzo dalle elezioni presidenziali americane, considerato che l’ex inquilino della Casa Bianca ha tre procedimenti penali in corso e un quarto, relativo all’assalto al Congresso del gennaio 2021, in arrivo. Si tratta di un vantaggio enorme, mai registrato prima nelle rilevazioni relative alle primarie dei repubblicani.



Trump, il successo del 2016 e i problemi giudiziari

“The Donald” irruppe prepotentemente sulla scena politica statunitense nel 2012 quando annunciò, tra lo scetticismo generale, la candidatura alla casa Bianca. Un’escalation incredibile lo portò a essere il candidato appoggiato dai repubblicani contro Hilary Clinton, dopo la parentesi di otto anni targata Obama.

Il tycoon indicato come sfavorito stravinse con il 43 % le primarie repubblicane e, da underdog, battè a sorpresa Hilary Clinton diventando Presidente degli Stati Uniti.



La sconfitta , il Covid e le accuse giudiziarie

Il quadriennio di Trump alla Casa Bianca si stava caratterizzando per una drastica ridefinizione delle priorità americane. Un interesse sempre più spiccato per la politica nazionale e sempre meno orientato all’interventismo in politica estera.

Tutti gli indicatori economici davano gli Usa in forte crescita e, ad inizio 2020, Trump era indicato come il favorito assoluto per la riconquista della White House. Fu il Covid, con una gestione orientata quasi al negazionismo, a infliggere un duro colpo alle ambizioni del tycoon.

Nonostante la messa in liquidazione di provvedimenti straordinari per l’economia, secondo molti analisti la sconfitta di Trump contro Biden fu dovuta all’atteggiamento con il quale gestì l’emergenza. Una sconfitta che aprì le porte a nuove incriminazioni penali. Oggi , “The Donald” è pronto a una nuova , grande sorpresa. Sulla sua strada , i procedimenti penali che potrebbero ostacolarlo e fermarlo. La vera, grande incognita delle presidenziali 2024.

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