Sull’utero in affitto si sfascia il centrosinistra: il PD implode, il M5S si astiene. Pure la capogruppo di Verdi-SI vota contro

da Il Tempo – Si è rivelato essere un buco nell’acqua l’emendamento sulla gestazione per altri solidale presentato da + Europa alla pdl Varchi. Una proposta, quella del deputato Riccardo Magi, che ha creato l’ennesima profonda crepa all’interno del centrosinistra.

Il Pd implode: i deputati Paola De Micheli e Bruno Tabacci votano rispettivamente uno contro e l’altro, in dissenso dall’indicazione della capogruppo Chiara Braga di non partecipare al voto dell’emendamento Magi. Anche in Avs assistiamo a scene di cannibalismo interno, mentre il M5S si astiene.



Fratelli d’Italia, invece, prosegue con coerenza il proprio percorso, così come promesso in campagna elettorale, ribadendo che la gestazione per altri debba diventare un reato universale, per arginare il business legale del turismo procreativo – laddove in Italia questo commercio è bandito – a tutela del corpo delle donne e dei bambini.

L’Aula della Camera ha respinto con 191 No, 9 Sì e 44 astenuti l’emendamento sulla gestazione per altri solidale presentato da Riccardo Magi di +Europa al pdl Varchi. Sulla proposta il Pd non ha partecipato al voto, il Movimento 5 Stelle si è astenuto, mentre il gruppo Alleanza Verdi Sinistra ha votato a favore. Dal gruppo di Avs ha votato in difformità la capogruppo Luana Zanella, che ha parlato di “grande mistificazione”.



“La maternità non può essere ridotta a un mezzo di produzione a vantaggio di altri”, con queste parole Zanella ha scatenato gli applausi del centrodestra. “Non voglio essere strumentalizzata ma la maternità non può essere ridotta a un mezzo di produzione a vantaggio di altre e altri, ha chiarito la capogruppo, pronunciandosi in quanto “nonna e mamma”. “Con il contratto proposto la donna rinuncia al proprio corpo”, ha puntualizzato Zanella.

La proposta di Riccardo Magi che introduce l’alternativa della gravidanza per altri solidale e altruistica “è una grande mistificazione, perché attorno alla cosiddetta generosità di una donna che presta se stessa per una gravidanza, c’è profitto da parte di tutti i soggetti coinvolti, in particolare le agenzie che anche a livello europeo agiscono in un vero e proprio settore produttivo, in cui la donna viene sfruttata per la sua capacità produttiva”, ha affermato. “Questa proposta delinea un concetto di maternità che non ha nulla a che vedere con la maternità che si è affermata nel corso dei millenni”: duro è stato l’intervento del deputato dem Alessandro Zan, che, senza citare direttamente Zanella, ha stigmatizzato “l’intervento reazionario” pronunciato da una “collega dell’opposizione” applaudito dalla maggioranza. “Stiamo parlando di persone di bambini e di famiglie che non meritano questo sciacallaggio quotidiamo. Chiedo un linguaggio rispettoso alla vita di queste persone”, ha affermato.

Leggi la notizia su Il Tempo