Rider afghano si “innamora” di una cliente e la terrorizza: “Rispondimi o ti faccio male. Ti rubo e ti ammazzo”, lo lasciano libero

da Today – Galeotta fu la consegna a domicilio di un kebab, avvenuta lo scorso maggio: in quell’occasione, il fattorino sarebbe rimasto “folgorato” dall’incontro con la cliente, tanto da trasformarsi in uno stalker. È successo a Rimini.

Protagonista della vicenda è un ragazzo afghano di 28 anni che, a causa della sua “ossessione” nei confronti della donna, è finito nei guai venendo denunciato e sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla ragazza, come racconta Tommaso Torri su RiminiToday. Il ragazzo, secondo la denuncia, lavorava come rider di un kebabbaro quando era arrivato l’ordine per una consegna a domicilio.



Arrivato a casa della donna, per il 28enne sarebbe stato amore a prima vista: dopo aver effettuato la consegna, secondo le accuse ha iniziato a scrivere alla donna una serie di messaggi su WhatsApp, recuperando il numero di telefono di lei dall’ordine effettuato. Pochi giorni dopo, inoltre, ci sarebbe stato un incontro “casuale” per strada, con l’afghano che avrebbe dichiarato alla ragazza tutto il suo amore: “Vieni qui, ti amo, sono fissato con te”.

Dall’altra parte, però, non ci sarebbero stati riscontri positivi. Il giovane rider non si sarebbe dato per vinto, iniziando a tempestare la presunta vittima di chiamate e messaggi che si sarebbero fatti di giorno in giorno sempre più minacciosi. Sempre secondo la denuncia, il 28enne sarebbe arrivato a minacciarla, scrivendole “rispondimi sennò ti faccio male” e “ti rubo e ti ammazzo”. Sempre più preoccupata, la ragazza finita al centro di quell’ossessione si è rivolta alla polizia, andando a denunciare tutto in questura.



L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Luca Bertuzzi, ha portato il pubblico ministero a chiedere e ottenere dal gip Vinicio Cantarini nei confronti del 28enne l’applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima, alla sua abitazione e ai luoghi da lei frequentati, oltre al mantenimento di una distanza di almeno trecento metri dalla vittima.

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