Montichiari, esige entrare in piscina col turbante. Ma i bagnanti si ribellano: “Fa schifo quel coso sudaticcio, fai il bagno a casa tua”

da Today – Se l’estate si era aperta con la polemica sulla proposta di vietare il bagno al mare vestiti, la stagione balneare non poteva che concludersi con una nuova polemica sulla mancata integrazione. La storia arriva dalla Bassa Bresciana dove è stato negato l’ingresso in piscina a un cittadino di religione shik.

Ha pagato il biglietto d’ingresso, è entrato nel parco, ma non ha potuto fare il bagno. Il cittadino di origine indiana residente nella Bassa Bresciana ha pubblicato su una pagina social di una piscina di Montichiari un messaggio polemico nei confronti della struttura che gli ha impedito di fare il bagno indossando il tradizionale turbante colorato sul capo.



turbante parco blu
La recensione pubblicata sul web

Giusto o sbagliato? Il turbante colorato non deve essere considerato come semplice copricapo, è infatti un oggetto religioso che simboleggia il rapporto tra il credente e Dio, e la gratitudine che si deve al Creatore. I gestori della piscina però sono stati inflessibili, e non hanno esitato ad impedire l’ingresso in acqua. L’indiano, indignato, ha scritto – letteralmente – che il regolamento è una schifezza oscena.

La risposta dei gestori è riportata sul quotidiano: “Chi vuol farsi il bagno con il turbante sudaticcio lo può fare a casa propria, e non da noi”. Alle rimostranze del cliente, la struttura ha rimborsato il biglietto d’ingresso al cliente indiano. La polemica tuttavia è montata con decine di recensioni negative e altrettante prese di posizione a favore della struttura.



La risposta dei gestori della piscina di Montichiari-2

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