Meloni prova a rimediare al disastro: “Blocchi navali, detenzioni e rimpatri dei clandestini”. Speriamo sia la volta buona

Da Affari Italiani “Voglio lanciare un messaggio chiaro a chi vuole entrare illegalmente in Italia: non conviene affidarsi ai trafficanti di esseri umani perché vi chiedono molti soldi, vi mettono su barche che spesso non sono attrezzate per fare quei viaggi e in ogni caso se entrate illegalmente in Italia sarete trattenuti e rimpatriati.

La nostra situazione non consente di fare nulla di diverso”. Lo ha detto in un video messaggio la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni parlando dell’emergenza migranti legata agli sbarchi illegali in Italia. Un video che, come commentano oggi diversi quotidiani, mosta una svolta (“militare” secondo Repubblica) della premier sul tema immigrazione, arrivata probabilmente per “tenere a bada la Lega” che è andata in pressing sul dossier, con un caso nato su Affaritaliani.it e l’intervista ad Andrea Crippa.



“Noi abbiamo chiesto un totale cambio di paradigma. Fermare a monte i trafficanti di essere umani e  l’immigrazione illegale di massa. Concentrarsi sui confini esterni e non sulla distribuzione dei migranti. Questo cambio di paradigma è oggi scritto nero su bianco nelle conclusioni del Consiglio europeo.

E come si realizza? Come è scritto nei nostri programmi. Con una missione europea, anche navale se necessario, in accordo con le autorità del nord Africa per fermare la partenza dei barconi. Verificare in Africa chi ha diritto all’asilo e accogliere in Europa solo chi ne ha effettivamente diritto secondo le convenzioni internazionali”.



“Il governo ha lavorato coinvolgendo la Ue a un accordo di collaborazione con la Tunisia che prevede il contrasto ai flussi irregolari da una parte e il sostegno all’economia tunisina dall’altra. Purtroppo però mentre l’Italia e una parte dell’Europa lavoravano in questa direzione un’altra parte si muoveva nella direzione opposta”, dice Meloni.

“Penso al quotidiano tentativo di alcune forze politiche e influenti realtà di sostenere che la Tunisia sarebbe un regime oppressivo con cui non si possono fare accordi di dichiarare che non sarebbe un porto sicuro e quindi dove non è possibile rimpatriare i migranti irregolari”, ha sottolineato la premier.

“Chi entra in Italia entra in Europa e serve la solidarietà e la condivisione tra tutti i Paesi sul fronte dell’accoglienza. Siamo noi a fare questa battaglia e continueremo questa battaglia dove va fatta per chiedere la condivisione e la responsabilità sull’accoglienza”. Lo ha detto Elly Schlein, segretaria del Pd a Torino sottolineando la necessitò di “aprire via legali” per l’arrivo di migranti verso tutti i Paesi.

La leader dem ha poi criticato la linea del governo sulle politiche di immigrazione: “hanno peggiorato la situazione, hanno reso più difficile salvare le vite in mare e hanno smantellato l’accoglienza diffusa”. Alla festa dell’Unità di Torino – dove Schlein è intervistata da Massimo Giannini – sono presenti, come riferisce il Pd, circa 1.500 persone.

Leggi la notizia su Affari Italiani

Commenta per primo

Lascia un commento