Meloni inchioda il comunista Borrell e i traditori anti-italiani del PD: “vogliono l’immigrazione illegale di massa in Italia”

da Il Giornale – “Porteremo una modifica del termine di trattenimento nei Centri di permanenza per i rimpatri di chi entra illegalmente in Italia“. Giorgia Meloni si dice soddisfatta, nel corso del Consiglio dei ministri, del provvedimento che ha alzato al limite massimo consentito dalle attuali normative europee il trattenimento dei migranti che entrano illegalmente nel nostro Paese fino a un totale di 18 mesi.

Quindi tutto il tempo necessario – spiega il presidente del Consiglio -: non solo per fare gli accertamenti dovuti, ma anche per procedere con il rimpatrio di chi non ha diritto alla protezione internazionale“. Si tratta di una delle nuove misure restrittive che riguardano la permanenza degli immigrati dopo lo sbarco in Italia e che è stata licenziata proprio dal CdM dopo che l’emergenza sbarchi è diventata sempre più grave negli ultimi giorni.



Le trame della sinistra contro l’Italia

Da quanto si è potuto apprendere, la Meloni non ha comunque risparmiato critiche nei confronti di qualche commissario europeo, constatando che “parte delle forze politiche italiane ed europee, per ragioni ideologiche o, peggio, per calcolo politico, remano contro e fanno di tutto per smontare il lavoro che si sta portando avanti“. Il capo del governo si riferisce espressamente “alla lettera dell’Alto rappresentante per la politica estera europea Borrell, agli appelli dei socialisti europei e alle prese di posizione di diversi esponenti della sinistra ma non solo“. Secondo Giorgia Meloni, tutte queste sono “azioni che vanno nella medesima direzione di provare a sostenere che nessuno dei Paesi del Nordafrica è uno Stato sicuro con il quale è possibile accordarsi per fermare le partenze o per rimpatriare gli immigrati illegali“. Nella sostanza, prosegue la premier, “la volontà della sinistra europea è quella di rendere ineluttabile l’immigrazione illegale di massa“.

Venendo – nello specifico – alla situazione italiana, Meloni afferma che “Schlein probabilmente non si è resa conto che attualmente i Paesi dell’Est Europa accolgono milioni di rifugiati ucraini e pertanto. Se dovesse passare un meccanismo automatico e aritmetico di redistribuzione – aggiunge – l’Italia si ritroverebbe a doversi far carico di molti più richiedenti asilo di quanti non ne abbia attualmente. Non saremmo noi a ricollocare migranti all’Est, ma i Paesi di Visegrád a ricollocare rifugiati nell’Europa occidentale



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