Le psicopatiche di sinistra in piazza contro il “patriarcato” (che non esiste). Calenda le asfalta: “Una una manifestazione filo-terroristi”

Da Affari Italiani – Due manifestazioni nazionali, a Roma e Messina, e tante iniziative nelle piazze italiane contro la violenza sulle donne. Oggi è la giornata mondiale contro i femminicidi e ogni tipo di violenza sulle donne. Dopo la morte di Giulia Cecchettin la protesta, nel nostro Paese, sta diventando rumorosa, concreta. E per sabato la mobilitazione è al massimo livello per gridare un forte no nel ricordo delle donne uccise e per quelle che ogni giorno sono costrette a subire violenze di ogni genere.

Ma ovviamente non mancano le polemiche. “Questa non è la piattaforma di una manifestazione contro la violenza sulle donne e per una società meno maschilista e più equa. Questa è la piattaforma di un collettivo di estrema sinistra antisraeliano e filo Hamas (notoriamente sostenitore dei diritti delle donne)”, scrive Calenda evidenziando il passaggio dell’appello di ‘Non una di meno’ su Hamas e Gaza. “Lo stato italiano deve smetterla di essere complice di genocidi in tutto il mondo, schierandosi in aperto supporto dello stato di Israele, appoggia di fatto il genocidio in corso del popolo palestinese”, si legge nella piattaforma della manifestazione.



“Decine di migliaia di persone”, spiega quindi il leader di Azione, “tra cui tutta la mia famiglia dai nonni ai bambini, si preparavano ad andare ad una manifestazione che credevano organizzata per ragioni diverse. Strumentalizzare così un grande moto spontaneo di solidarietà e vicinanza alla causa femminista, non è giusto e non è corretto”. Ma i dubbi non attraversano solo casa Calenda. La segretaria Pd Elly Schlein – che solo poche prima aveva incontrato le associazioni e i centri antiviolenza al Nazareno – mette un punto interrogativo alla sua partecipazione.

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