L’alzheimer si impossessa della Bompiani, il delirio: “Hanno provato ad ammazzare tutti i migranti come hanno fatto a Cutro”

Da Il Paragone – Figlia di Valentino Bompiani, il leggendario fondatore della omonima casa editrice, Ginevra Bompiani è una scrittrice e intellettuale che tende a trascendere, e di molto, allorché ce la ritroviamo ospite – spesso – nei vari talk show politici. Vien quasi da chiedersi se la invitino proprio per scatenarne le affermazioni sempre apodittiche e perentorie.

Ospite a In Onda Estate, condotto su La7 da Luca Telese Marianna Aprile, sulla linea del governo riguardo l’immigrazione ha sfoderato tutto il repertorio e si è concentrata anzitutto su Giorgia Meloni, che già la scorsa estate definì “Una vera buffona”, per poi affermare, sempre in favore di telecamera, quella di Stasera Italia, che “Non ha mandato messaggi minacciosi nei confronti della mafia come li ha dati per esempio nei confronti dei gay”.



Torniamo all’epocale fenomeno delle migrazioni, che si stava affrontando nello studio di In Onda Estate. “La nave Seawatch andava affondata, l’equipaggio arrestato e i migranti ricacciati”, è l’incipit che riprende le tesi meloniane all’epoca del caso della nave comandata da Carole Rackete. Oggi, invece, come in effetti è fisiologico che sia, da presidente del Consiglio Giorgia Meloni deve mantenere un profilo più basso e un lessico meno aggressivo. Ma a Ginevra Bompiani non basta.

Parole pesantissime

Per fermare le migrazioni: “Quello che possiamo fare è renderci conto che queste persone arrivano e che il sistema più spiccio, che è quello di ammazzarli tutti come si è provato a fare a Cutro o come stanno facendo adesso in Arabia Saudita, non serve e non servirà”.



A noi sembra davvero grave mettere sullo stesso piano una tragedia come quella di Cutro con gli omicidi brutali da parte degli arabi, e non soltanto a noi, giacché è dovuta intervenire la stessa conduttrice Marianna Aprile, che ha infatti parlato di due episodi “non esattamente sovrapponibili”.

Eppure, la scrittrice classe 1939 prosegue imperterrita nel rappresentare una realtà che per lei è ineluttabile e che, evidentemente, dovremmo accettare con una certa serenità, quasi con fatalismo: “Le migrazioni non si fermano, non c’è niente da fare per ora, aumenteranno di anno in anno finché non succederà qualcosa di molto diverso”.

Ad esempio? “Non so nemmeno cosa sia” questo qualcosa di molto diverso. Almeno lo ammette. Magari potrebbero essere dei disordini come quelli messi in atto dalle seconde e terze generazioni di immigrati in Francia, oppure l’istituzione di Corti islamiche, come da proposta di cui abbiamo già scritto. Non importa, a Ginevra Bompiani, l’importante è spargere parole velenose qua e là.

È colpa nostra!

D’altronde, dice, “Le cause di queste migrazioni sono tutte da ricercare qua, in Europa, nell’Occidente”. E a anche qui occorrerebbe un distinguo, perché tali colpe potrebbero essere attribuite, in larga misura, alle maggiori potenze coloniali di un tempo, come il Regno Unito, il Belgio o quella stessa Francia che di fatto affama quattordici nazioni africane, ricchissime di materie prime, come il Niger oggi in rivolta, con una moneta coloniale.

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