La Polonia sfida la “dittatura” Ue, Varsavia indice il referendum: “Volete accogliere migliaia di migranti illegali?”

Da Il Giornale – Dall’inizio della guerra in Ucraina la Polonia ha acquisito un peso geopolitico crescente in Europa e il posizionamento fortemente atlantista del governo polacco guidato dal premier conservatore Mateusz Morawiecki, ha messo in secondo piano i dossier più spinosi aperti con l’Unione europea.

Oltre alla disputa sullo Stato di diritto, l’altro argomento su cui sono avvenuti gli scontri più accesi tra Bruxelles e Varsavia è senza dubbio l’immigrazione. Lo scorso otto giugno i ministri Ue dell’interno avevano approvato le nuove misure europee in materia di immigrazione con il voto contrario di Polonia e Ungheria. L’asse di Visegrad, incrinata a causa delle diverse posizioni nel conflitto in Ucraina tra Morawiecki e Orbán, si è rinsaldata proprio sui temi migratori opponendosi alle scelte di Bruxelles.



Il principale nodo del contendere è la ridistribuzione dei migranti su cui i due governi sono da sempre contrari, un’opposizione accresciuta negli ultimi due anni dal fatto che Polonia e Ungheria hanno accolto milioni di profughi ucraini.
L’immigrazione è uno dei temi centrali della campagna elettorale polacca per le elezioni politiche del 15 ottobre che avranno un importante valore non solo nazionale ma anche in vista delle europee del 2024.

Dall’inizio della guerra in Ucraina la Polonia ha acquisito un peso geopolitico crescente in Europa e il posizionamento fortemente atlantista del governo polacco guidato dal premier conservatore Mateusz Morawiecki, ha messo in secondo piano i dossier più spinosi aperti con l’Unione europea.



Oltre alla disputa sullo Stato di diritto, l’altro argomento su cui sono avvenuti gli scontri più accesi tra Bruxelles e Varsavia è senza dubbio l’immigrazione. Lo scorso otto giugno i ministri Ue dell’interno avevano approvato le nuove misure europee in materia di immigrazione con il voto contrario di Polonia e Ungheria. L’asse di Visegrad, incrinata a causa delle diverse posizioni nel conflitto in Ucraina tra Morawiecki e Orbán, si è rinsaldata proprio sui temi migratori opponendosi alle scelte di Bruxelles. Il principale nodo del contendere è la ridistribuzione dei migranti su cui i due governi sono da sempre contrari, un’opposizione accresciuta negli ultimi due anni dal fatto che Polonia e Ungheria hanno accolto milioni di profughi ucraini.
L’immigrazione è uno dei temi centrali della campagna elettorale polacca per le elezioni politiche del 15 ottobre che avranno un importante valore non solo nazionale ma anche in vista delle europee del 2024.

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