La mamma peruviana di Kate, la bimba scomparsa a Firenze? Ha accoltellato e sfregiato al volto una donna in discoteca. Solo denunciata

da Il Secolo D’Italia – E’ stata denunciata dalla polizia per lesioni aggravate Katherine Alvarez, la 26enne peruviana mamma di Kata,  la bambina di 5 anni scomparsa dall’ex hotel Astor il 10 giugno scorso, perché avrebbe ferito ripetutamente con un coltello una connazionale di 21 anni nei bagni di una discoteca di Firenze. L’aggressione è avvenuta all’interno del “Tenax”, noto locale notturno di via Pratese nella notte del 20 novembre, tra le 1,30 e le 2, dove poi sono giunte due volanti della polizia e i soccorritori del 118.

La lite nel bagno, poi i fendenti

Secondo quanto è stato ricostruito, la vittima avrebbe incontrato in bagno Katherine, che lei conosce da tempo. Tra le due è iniziata una discussione per futili motivi, forse rancori legati a precedenti questioni sentimentali. La vittima avrebbe riferito che sarebbe stata presa per i capelli e poi Katharine avrebbe estratto un oggetto appuntito con cui l’avrebbe ferita più volte al volto e alla testa. Non è stato possibile accertare se sia stato usato un coltello, un paio di forbici o un altro oggetto contundente: la polizia al momento non ha ritrovato l’arma.



La Alvarez: mi sono difesa da un’aggresisone

La vittima peruviana è stata trasportata in ambulanza dal 118 al pronto soccorso dell’ospedale di Careggi: le sono state riscontrate cinque ferite lacero-contuse tra una guancia e la testa. La prognosi è di 20 giorni salvo complicazioni. “Mi ha aggredita e mi sono difesa”, avrebbe detto Katherine Alvarez per giustificare il suo gesto.

Lo scorso 10 novembre Katherine Alvarez era stata portata all’ospedale di Careggi dopo aver ingerito della candeggina. La donna aveva ripetuto per la seconda volta il gesto autolesionistico che era accaduto lo scorso giugno a poche ore dall’avvio delle ricerche della bimba scomparsa. La tempestività dei soccorsi, unita all’arrivo dei carabinieri, aveva evitato conseguenze peggiori.



Lo scorso 10 novembre Katherine Alvarez era stata portata all’ospedale di Careggi dopo aver ingerito della candeggina. La donna aveva ripetuto per la seconda volta il gesto autolesionistico che era accaduto lo scorso giugno a poche ore dall’avvio delle ricerche della bimba scomparsa. La tempestività dei soccorsi, unita all’arrivo dei carabinieri, aveva evitato conseguenze peggiori.

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