Ha violentato 4 ragazze italiane a Reggio Emilia e 2 in Germania: 33enne straniero “integrato” arrestato in Francia

Da Il Resto del Carlino – Reggio Emilia, 12 sette,bre 2023 – Tradito dal Dna e preso in Francia il presunto autore di quattro violenze sessuali consumate in rapida sequenza nel 2021 a Reggio Emilia.

Le vittime sono tutte giovani donne che passeggiavano sulla camminata del Crostolo. L’uomo, un 33enne straniero ma regolare sul nostro territorio e domiciliato, nel periodo dei reati a Reggio Emilia, è stato rintracciato in Francia, appunto, grazie all’attività di indagine della polizia di Reggio Emilia diretta dal procuratore della Repubblica Calogero Gaetano Paci anche attraverso i canali di collaborazione internazionale.



Il profilo genetico del detenuto in Francia è risultato perfettamente coincidente con quello estrapolato dall’esame dell’indumento di una delle vittime reggiane, che lo avevano descritto come un giovane tra i 20 e i 30 anni, esile, di carnagione olivastra. Così è scattato il mandato di arresto europeo: sono in corso le procedure finalizzate a giungere all’estradizione dell’indagato. L’uomo arrestato, già detenuto in Francia per reati della stessa tipologia, è sospettato di avere commesso due ulteriori violenze sessuali in Germania.

Le aggressioni e la modalità di azione

Nato nel 1990 e di origini marocchine, l’uomo era arrivato a Reggio da pochi mesi quando l’incubo del parco è iniziato. A ritmo serratissimo sono iniziati gli agguati a quattro giovani donne, una delle quali 17enne: il primo il 23 marzo e poi il 17, 21, e 27 aprile 2021. Dai racconti delle vittime il metodo è risultato essere sempre lo stesso.



Le fermava con una scusa, come per dover chiedere loro qualcosa, poi in un attimo le cingeva bloccandole e portandole lontano dalla pedonale del parco, uno dei più frequentati in città.

Le indagini

Le forze dell’ordine hanno tappezzato ogni centimetro del percorso fino a giugno, col passare del tempo è diventato evidente che l’uomo fosse sparito dalla circolazione. Le indagini sono proseguite senza sosta, una squadra di 13 agenti della mobile si è focalizzata sul caso. Grazie alle informazioni condivise con l’Interpol, un primo riscontro genetico con i campioni di Dna è arrivato dalla Germania.

Lì, vicino a Stoccarda, il 33enne era già stato individuato come presunto autore di una violenza sessuale a ottobre del 2017, oltre a essere sospettato di un’altra aggressione ancora, sempre a sfondo sessuale. Il cerchio a quel punto ha iniziato a stringersi e il profilo dell’aggressore si è fatto più delineato, scandagliando tracciamenti telefonici e interi album con le foto di possibili sospettati.

Volti che le vittime hanno guardato e riguardato per il riconoscimento, oltre ad aver fornito descrizioni e dettagli fondamentali alla creazione di un identikit dell’uomo.  Così, passo a passo, si è arrivati in Francia dove il 33enne era stato arrestato nel luglio 2022, sempre per violenza sessuale, e ora è detenuto nel carcere di a Villeneuve-lès-Maguelone (dipartimento dell’Hérault, in Occitania).

Il procuratore Paci: “A breve l’estradizione”

“L’estradizione avverrà a breve – rassicura il Procuratore di Reggio, Calogero Gaetano Paci -. La sua carcerazione in Francia sarebbe comunque scaduta il prossimo 14 settembre. Anzi, la collaborazione tra le forze dell’ordine, sia locali che internazionali, ha permesso di agire tempestivamente e far sì che questo individuo non tornasse a piede libero”.

Gravi indizi di colpevolezza

Il gip del tribunale di Reggio Emilia è così arrivato a rilevare gravi indizi, per tutte e quattro le violenze sessuali, a carico del cittadino straniero di 33 anni, regolare sul territorio nazionale, e domiciliato, nel periodo dei reati, a Reggio Emilia. Le informazioni di polizia sono poi state scambiate con le autorità tedesche e francesi.

In Germania, in particolare, il presunto autore delle violenze consumate al Crostolo era stato individuato, grazie alle informazioni condivise dalla polizia italiana, quale presunto autore di una violenza consumata in Germania l’ 8 ottobre 2017 e sospettato di un’ulteriore violenza sessuale consumata sempre in quella nazione. In Francia, invece, l’uomo era stato arrestato, sempre per reati legati all’ambito sessuale, nel luglio 2022.

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