Donald Trump va al contrattacco dopo l’arresto: “Tutta opera del corrotto Biden e dei fascisti della sinistra radicale”

Da Il Giornale d’Italia – Dopo l’arresto e il rilascio quasi immediato su cauzione di 200mila euro e la foto segnaletica postata su X, ex Twitter, che ha fatto letteralmente il giro del mondo, l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, passa al contrattacco sul suo social media Truth.

Donald Trump e l’attacco a Biden sui social media

“Con il tempo le persone dimenticano! Tutte queste accuse e cause contro di me sono state avviate dal ‘corrotto Joe Biden’ e dai fascisti della sinistra radicale”, ha scritto il tycoon in un post, “È la loro arma preferita per le prossime elezioni presidenziali del 2024. Ritengono, infatti, che la leadership repubblicana non sia abbastanza forte da fermarli o fare qualcosa per contrastare le loro frodi. Ma li fermerò, perché non abbiamo scelta: se non vinciamo, non avremo più un Paese”, attacca l’ex presidente.



Trump già ieri dopo la scarcerazione, mentre saliva sul suo jet per tornare presso la sua residenza, aveva commentato che quello per l’America era un giorno triste, perché lui non aveva fatto nulla di male. “Mai arrendersi” aveva scritto infatti a corredo della sua foto segnaletica postata sull’ex Twitter, social sul quale è tornato a scrivere dopo due anni.

L’arresto per le incriminazioni in Georgia

L’ex presidente americano Donald Trump si è recato in Atalanta e ha raggiunto il carcere di Fulton County per il procedimento sul voto in Georgia del 2020. L’uomo si è costituito allo sceriffo dopo la quarta incriminazione a suo carico, ma il suo arresto è durato all’incirca 20 minuti ed è stato poi rilasciato su cauzione di 200 mila euro.



Bianco, maschio, alto sei piedi e tre pollici (1 metro e 90), peso 215 libbre (97 chili), capelli biondo/biondo fragola, occhi blu. È la scheda di Donald Trump, detenuto P01135809, nel carcere di Fulton County, a nord di Atlanta, uno dei più sovraffollati e teatro di violenze e morti misteriose.

La foto segnaletica è la prima scattata a Trump in 4 incriminazioni, ma soprattutto la prima ad essere scattata a un presidente degli Stati Uniti e nella quale, per sua scelta, ha deciso di apparire sprezzante.

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