Che clamoroso boomerang l’arresto di Trump, la sua foto segnaletica diventa simbolo della campagna elettorale. Il tycoon genio della comunicazione

da ByoBlu – Non si può dire che Donald Trump non abbia grandi doti di comunicazione. Tra chi lo detesta e chi lo ama, il Tycoon americano riesce sempre ad avere un’attenzione esorbitante, forse anche oltre le reali intenzioni. 

DONALD TRUMP FENOMENO COMUNICATIVO MEGLIO DELLE ROCKSTAR

A dimostrarlo anche in tempi recenti è stato il successo della sua intervista con il commentatore politico Tucker Carlson, che trasmessa su ‘X’ (il nuovo nome di Twitter), ha registrato in solo 1 ora 74 milioni di visualizzazioni raggiungendo quasi 260 milioni nelle ore successive.
Numeri che possono permettersi solo le finali di grandi eventi sportivi o alcune rockstar.



Per darvi un’idea ancora più precisa basti pensare che Fox News, emittente di area conservatrice, esce stracciata dal confronto con lo show di Carlson su “X” avendo attirato meno di 13 milioni di spettatori durante il primo dibattito repubblicano.Venti volte meno.

L’intervista era stata preparata proprio per essere trasmessa la sera prima del previsto arresto dell’ex presidente nello Stato della Georgia. 



Infatti Donald Trump si è consegnato nel carcere di massima sicurezza di Fulton a seguito del mandato di arresto per la sua quarta incriminazione. 

Questa volta si trattava dell’accusa di aver tentato di manipolare il risultato elettorale di quello Stato nel 2020.

Anche un evento come questo, di per se umiliante per chiunque, Donald Trump ha saputo trasformarlo in un’occasione mediatica a suo favore, utile alla narrazione da campagna elettorale di perseguitato politico.

Dopo essere sbarcato dal suo jet privato col pollice alzato ma il viso accigliato si è diretto verso la prigione con un corteo di suv blindati degni di un capo di Stato e scortato da motociclette della polizia con lampeggianti accesi.
Il tutto trasmesso dalle principali emittenti televisive nazionali, con riprese aeree dagli immancabili elicotteri. 

LA FOTO ICONICA DELL’ARRESTO PER LA CAMPAGNA ELETTORALE

In carcere dopo la lettura dei 13 capi di imputazione, tra cui cospirazione e violazione della legge anti racket, a Trump è stata scattata la storica foto segnaletica.
E li l’ex presidente svela le sue doti interpretative, affinate nelle svariate apparizioni in film e serie televisive.

Un’espressione truce e accigliata che finora nessun ex presidente aveva mai mostrato si è da subito rivelata iconica.
Difficile pensare che non sia stata voluta e studiata.mug shot - foto segnaletica Donald Trump
Infatti quella foto segnaletica col timbro dell’ufficio dello sceriffo è stata trasformata da simbolo del suo martirio politico-giudiziario in un gadget elettorale di successo.

Nonché la schedatura con il numero P01135809 e i connotati fisici: “maschio bianco, alto 1,92 cm per 97 chili, capelli biondi o fragola, occhi blu” sono stati trasformati in elementi di comunicazione politica.

DONALD TRUMP CI AVEVA GIÀ PROVATO

Ad Atlanta l’arresto è durato soltanto 20 minuti, poi Trump è stato scarcerato dietro una cauzione di 200.000 dollari. Ma quei 20 minuti che dovevano menomare Donald Trump nella sua corsa alla Casa Bianca, in realtà gli sono stati utili per crearsi un’immagine ancor più dirompente.

Ci aveva già provato a New York quando aveva subito un arresto analogo e aveva richiesto gli fosse scattata una foto segnaletica.
In quell’occasione gli andò male, perché nessuna foto venne fatta e il suo staff elettorale rimase a bocca asciutta dovendosi inventare magliette con la scritta “not guilty” ( non colpevole) e una immagine segnaletica finta.

Questa volta però chi comprerà la sua t-shirt potrà contare su una vera foto segnaletica un “mug shot” (come lo chiamano negli Stati Uniti) scattato davvero e senza ritocchi o quasi. 

Confrontando i dati dell’arresto a Fulton con i precedenti, Donald Trump sarebbe dimagrito di ben  11 chili e cresciuto in altezza di 2,5 centimetri. 
Succede, se ti chiami Donald J. Trump.

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