Da Il Resto del Carlino – Bologna, 7 settembre 2023 – Messaggini continui, pedinamenti e aggressioni. Fino a quell’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso: quando la vittima (l’ex compagna) si è recata in ospedale per farsi medicare alcune ferite al volto: per il 36enne sono scattate le manette.
Ma come sono arrivati i carabinieri all’arresto del tunisino, disoccupato, senza fissa dimora e con precedenti di polizia? E’ successo nella serata del 5 settembre, quando gli uomini dell’Arma, impegnati in un ordinario servizio in via dello Scalo, hanno rintracciato il 36enne, ricercato da luglio, per notificargli un aggravamento di misura cautelare del Tribunale di Bologna.
Il nuovo provvedimento, richiesto dalla Procura della Repubblica di Bologna, è stato emesso in sostituzione della precedente misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa che l’uomo aveva ricevuto a ottobre 2022, nell’ambito di un procedimento penale per reati di maltrattamenti contro familiari o conviventi e lesione personale, commessi verso l’ex fidanzata, 30enne italiana che all’epoca lo aveva denunciato ai Carabinieri.
Qualche mese dopo, invece di rispettare la misura cautelare, il 36enne ha ripreso a molestare l’ex compagna, minacciandola con messaggi telefonici, pedinandola e aggredendola, come accaduto il 7 luglio scorso, quando la 30enne è andata al pronto soccorso per farsi medicare delle ferite al volto che le aveva provocato il compagno durante una lite per strada. Arrestato dai Carabinieri della Stazione Bologna, il 36enne si trova ora in carcere.
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