Bimbi accoltellati gravemente a Dublino: ma la notizia passa in secondo piano perché l’attentatore è un immigrato afghano (Video)

Da RadioRadio – Una notizia passa oggi in secondo piano, anzi viene trattata in modo strano da una parte della stampa italiana. Il Corriere della Sera titola così: “Accoltellati tre bambini, guerriglia a Dublino”. Questo è un titolo surreale che continua: “fermato un uomo davanti a una scuola”.

Cosa vuol dire fermato un uomo davanti a una scuola? C’era uno che passava ed è stato fermato lì? E ancora: “poi scoppiano gli scontri, causati da teppisti ed estremisti di destra”. Cosa si capisce da questo titolo? Che sono stati accoltellati tre bambini, c’è stata una guerriglia a Dublino causata da teppisti di destra.



In realtà quello che è accaduto è che un uomo, molto probabilmente un immigrato di origine algerina, (questo è quello che faticosamente si ricostruisce dai giornali) ha aggredito un gruppo di bambini, ne ha accoltellati tre e ha ferito anche un uomo e una donna, probabilmente delle maestre e dei dipendenti della scuola.

Una cosa veramente impressionante che segue tra l’altro un analogo attacco a cui si è dato veramente poco risalto, che è stato quello in Francia. Anche qui sulle prime pagine abbiamo perso di vista il fatto che ci sia stato un attacco che ha provocato un morto in Francia la grido di uccidiamo i bianchi.



In certe città europee il livello di sicurezza è 0 e non perché ci sono i maschi tossici, ma perché ci sono persone allo sbando che non dovrebbero stare qui. Allora se una di queste attacca una scuola, anche i bambini di quella scuola meritano considerazione, empatia ed emotività.

C’è anche una bambina in condizioni critiche, un bambino di 5 anni che è stato dimesso ed è stato ferito anche un agente. L’aggressore è stato ferito e bloccato da qualche passante. Quando c’è un bianchissimo signore europeo allora subito lo mettiamo in chiaro, quando c’è una provenienza etnica differente vediamo titoli surreali.

Leggi la notizia su RadioRadio

Commenta per primo

Lascia un commento