Attacco isterico di Schein: “Troppi pericolosi rigurgiti di nazionalismo e negazionismo fascista, le destre non salvano i migranti”. Urge un TSO

da La Stampa – Il tema migranti, con il record di sbarchi in questi giorni, resta sotto i riflettori della politica. Elly Schlein dal Congresso del partito socialista svizzero interviene sulla questione. Lo fa il giorno dopo le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella pronunciate nel corso della chiusura del meeting di Rimini.

«Sull’immigrazione, lo ricordiamo, le destre nazionaliste ne parlano a sproposito e adottano leggi ingiuste ed illegali, ma non si ricordano mai di salvare vite» ha detto la leader dem. Sottolineando il pericolo di «rigurgiti di nazionalismo e negazionismo fascista». Poi aggiunge: «I nazionalisti nella loro retorica di odio scelgono un nemico al giorno che sono le persone diverse: la donna troppo emancipata, la comunità Lgbt, i migranti e oggi anche gli ecologisti.



Noi dobbiamo batterci insieme perché quella retorica di odio portata agli estremi, mette i nazionalisti uno contro l’altro dalle opposte parti dei muri che vogliono costruire. Basta vedere il fallimento di Meloni nel tentativo di mediare coi i suoi alleati nazionalisti polacchi e ungheresi». Infine l’affondo: «Sull’immigrazione le destre nazionaliste parlano a sproposito e adottano leggi ingiuste ed illegali, ma non si ricordano mai di salvare vite».

Naturale, a questo punto, un richiamo alle forze di centrosinistra europee che devono unirsi, fare battaglie comuni: «Non lasciamo l’internazionalismo ai nazionalisti, che scelgono un nemico al giorno e grazie a questo si rafforzano, per poi dividersi proprio in conseguenza di questo odio portato agli estremi» ha sottolineato la segretaria del Pd.
E poi c’è tutta la questione ucraina che la leader Dem vuole mettere sotto i riflettori.



«Siamo fortemente al fianco del popolo ucraino, non ci può essere nessun dubbio e nessuna equidistanza, il Pd continua a dare pieno supporto in ogni forma necessaria alla autodifesa del popolo ucraino contro l’invasione, al contempo vogliamo vedere un ruolo più forte diplomatico e politico dell’Europa per far finire la guerra e arrivare a una pace giusta alle condizioni che sceglierà il popolo ucraino».

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