Altri 283 clandestini sbarcati, intanto la Difesa organizza i campi di detenzione con caserme e container e raddoppia i centri rimpatri

da Affari Italiani – Altri nove sbarchi nella notte sull’isola di Lampedusa, con l’arrivo di almeno 233 migranti. E’ stato un via vai continuo di barchini con a bordo anche donne e minori soccorsi dalle motovedette di Capitaneria di porto e della Guardia di Finanza. E sembra che altri barchini siano in arrivo sulll’isola dove oggi è attesa la premier Giorgia Meloni con la Presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen.

La premier Giorgia Meloni e la Presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen sono attese questa mattina anche all’hotspot di Lampedusa.



Secondo quanto apprende l’Adnkronos dopo l’arrivo all’aeroporto Melni e Von der Leyen, accompagnate del Prefetto di Agrigento Filippo Romano e dal Presidente della Regione siciliana Renato Schifani, andranno nella struttura di contrada Imbriacola, che dopo i trasferimenti di centinaia di migranti, via nave, superano le mille persone circa. Dopo il programma prevede una breve sosta al molo Favaloro, dove avvengono gli sbarchi dei migranti. Successivamente le due politiche toreranno in aeroporto per un incontro con la stampa.

Il governo raddoppia l’accoglienza con caserme e container

Intanto il governo prova ad aumentare le strutture d’accoglienza. Come spiega il Corriere della Sera, “i lavori da avviare Il ministero della Difesa attende per domani dal Cdm l’incarico di fornire edifici da trasformare in centri di trattenimento degli irregolari che resteranno in ex caserme e altre strutture dismesse da riqualificare — anche fra quelle a disposizione del Demanio — fino a 18 mesi (periodo massimo per le norme europee), in attesa che venga definita la loro posizione. La vigilanza non sarà affidata all’Esercito, ma a polizia e carabinieri”, spiega il Corriere.



Sempre per il Corriere della Sera, “il piano è quello di raddoppiare gli attuali dieci Cpr — Bari, Brindisi, Caltanissetta, Roma, Torino (ora chiuso), Potenza (a Palazzo San Gervasio), Trapani, Gorizia (a Gradisca d’Isonzo), Nuoro (a Macomer) e Milano — con una capienza fra 50 e 200 posti. Alcuni sono in precarie condizioni, altri come Macomer in via di ristrutturazione. Ci sarà un Centro di permanenza per il rimpatrio per ogni regione grazie alle procedure semplificate previste dal decreto Cutro e le coperture finanziarie della legge di bilancio 2023″. 

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