Violenza choc a Bolzano: 2 stranieri pestano brutalmente un anziano per divertimento sul bus davanti ai passeggeri atterriti

Da Il Nuovo Trentino – BOLZANO. Aggredito. Picchiato brutalmente. Senza un motivo. In pieno giorno. Chi era sul bus Sasa della linea “7A”, mercoledì sera, difficilmente dimenticherà il violentissimo pestaggio che si è consumato sul mezzo pubblico affollato di persone, attorno alle 19.05, in via San Vigilio, in prossimità dell’incrocio con via Santa Geltrude, a Oltrisarco.

Un pestaggio di cui, a quanto pare, chiunque avrebbe potuto essere vittima, perché compiuto su una persona la cui unica colpa è stata quella di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. E il pensiero va subito a Iris Settis, la sessantenne massacrata di botte a Rovereto, qualche giorno fa, da un uomo con problemi di salute mentale. Picchiata a morte, in un parco poco lontano dal centro della cittadina della Vallagarina.



Violenza assurda

A raccontare quanto accaduto è una delle donne presenti sul bus, ancora molto scossa: «Sono saliti sull’autobus due uomini stranieri. Uno era davvero molto alto, con la coda di cavallo, l’altro era più basso e tarchiato. Quest’ultimo, in mano, stringeva una bottiglia di whiskey. La loro apparizione ha subito creato tensione sul mezzo, come se tutti avessero subito intuito che erano in arrivo guai». E così è stato, purtroppo.



I due, forse ubriachi, si avvicinano a un passeggero, un uomo sulla sessantina. «Hanno cominciato a importunarlo – continua il racconto – e rivolti a lui urlavano “ehi, andiamo in Messico!”. Lo hanno ripetuto più volte, quasi volessero provocarlo e, alla fine, l’uomo ha sussurato loro qualcosa per prendere le distanze e invitarli a smetterla». A quel punto, è scattata la violenza. Brutale. Selvaggia. «Quello più alto ha colpito il poveretto al volto. All’improvviso, senza motivo.

Lo ha colpito con estrema forza, facendo cadere a terra». Ed è stato solo l’inizio. «Ha continuato a sferrargli colpi al volto davanti agli occhi degli altri passeggeri, impietriti e atterriti. Una signora di una certa età urlava perché il nipotino si è trovato nel mezzo del pestaggio, tra le gambe dell’energumeno che stava massacrando quel poveretto. Ma nessuno è intervenuto». La scena è andata avanti a lungo fino a quando, da lontano, si sono sentite le sirene di una volante della Polizia che, evidentemente qualcuno aveva pensato di chiamare. Sirene che hanno convinto i due balordi a darsi alla fuga, lasciando a terra l’uomo, sfigurato dai colpi ricevuti.

Una tragedia sfiorata

«Credo che se non fossero arrivate le forze dell’ordine lo avrebbero ucciso – prosegue la testimone –. Ne sono più che convinta. Era a terra con il volto devastato, irriconoscibile, deformato». Pochi istanti dopo l’intervento della volante della questura, sul posto, è arrivata anche un’ambulanza. L’uomo è stato medicato e subito trasferito al San Maurizio. «Spero che stia meglio», racconta la testimone, «Non sono un medico, ma le lesioni alla faccia mi sono parse gravissime. E non voglio nemmeno pensare a quali potranno essere le ripercussioni di un episodio simile, a livello psicologico. Io non ho chiuso occhio stanotte. Ho pensato all’uomo picchiato, al bimbo terrorizzato, “intrappolato” tra le gambe del balordo in quei secondi di terrore, e alla sua nonna disperata». Dei due uomini, per ora, non sembra esserci traccia. P.T.

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