Vannacci incontra Crosetto, ma il generale non si piega: “Continuerò a dire la mia. Finché non mi metteranno un bavaglio”

Da Affari Italiani Vannacci: “Siamo in democrazia e abbiamo scelto la libertà: le opinioni di qualsiasi tipo e natura devono poter essere espresse senza timori di censura o di repressione”.

“Sono soddisfattissimo dell’incontro con il Ministro che ha deciso di ricevermi (non ne era tenuto e poteva delegare ad altra autorità)”. Lo afferma ad Affaritaliani.it il generale Roberto Vannacci, autore del libro ‘Il mondo al contrario’.



“Non svelerò mai ad alcuno i contenuti della conversazione ma posso invece confermare che al Ministro della Difesa mi lega un rapporto di disciplina e rispetto – peraltro sempre evidenziato in ogni intervista e mia esternazione dal principio di questa vicenda sino ad oggi – e riconosco nel Ministro l’autorità che gli deriva dal suo ruolo ma anche un’autorità morale di uomo che difende le istituzioni e che ricerca la verità e questo fa onore a me e a tutti quelli che come me hanno giurato di difendere la Patria in armi e lavorano quotidianamente per la collettività.

Contrariamente a quanto molti strumentalizzatori  cercano di far passare con gli articoli apparsi anche recentissimamente, anche millantando di conoscere i contenuti dell’incontro con il Ministro, non vi è alcuna spaccatura tra me, le istituzioni ed il Ministero della Difesa.



Le istituzioni come le Forze Armate – prosegue il generale Vannacci – prescindono dai singoli e rimarranno nei secoli a difesa della nostra Repubblica. Ho sempre dimostrato aderenza a qualsiasi determinazione sia stata assunta dal Ministro o dalle Forze Armate proprio perché ero sicuro che fosse a garanzia di neutralità e legittimità.

L’inchiesta sommaria iniziata nei miei confronti stabilirà la vera ed inequivocabile natura dei fatti al contrario dei processi sommari, della gogna mediatica, delle offese e delle  ignobili accuse che anche rappresentanti politici di spicco mi avevano riservato all’indomani dello scoppio della vicenda. Ho sempre avuto fiducia nelle Forze Armate alle quali ho dedicato 37 anni della mia esistenza e per le quali ho rinunciato ad una vita agiata, alla famiglia, agli affetti ed ai miei cari e non sarà questa vicenda a farmi cambiare idea”.

Lei continuerà ad esprimere le sue idee come ha fatto con il libro ‘Il mondo al contrario’? “Fino a che qualcuno non mi metterà un bavaglio sulla bocca certamente”, risponde Vannacci. “Siamo in democrazia e abbiamo scelto la libertà: le opinioni di qualsiasi tipo e natura devono poter essere espresse senza timori di censura o di repressione, fintanto che si inquadrano nei limiti della decenza e del consentito, e questi limiti sono ben definiti da leggi e norme specifiche e non interpretabili a piacere o a senso alternato come piacerebbe a molti.

L’offesa, l’ingiuria, la calunnia sono giustamente vietate ed io non ho mai infranto queste norme. Le opinioni espresse sono poi opinabilissime e mi sono sempre riconosciuto nell’espressione che vede la critica come il concime del progresso, quindi, non mi da fastidio essere criticato, anche causticamente, ma rivendico il diritto e la libertà di parola”, conclude il generale.

Leggi la notizia su Affari Italiani

Commenta per primo

Lascia un commento