Sanna Marin fa entrare la Finlandia nella Nato ma viene “cacciata” dagli elettori: ora l’ex premier di sinistra lascia la politica e va a lavorare

Da Il Giornale D’Italia – Svolta, in realtà attesa, nella politica finlandese. L’ex premier 34enne Sanna Marin ha infatti dato il definitivo addio alla cosa pubblica del Paese nordico, annunciando l’abbandono del seggio che, dopo la débâcle delle elezioni del 2 aprile scorso (in cui il partito da lei guidato, il Partito Socialdemocratico Finlandese, si era fermato al 19% delle prefereze, consegnando Helsinki alla coalizione conservatrice), ricopriva in qualità di semplice parlamentare.

Quella che per alcuni anni è stata il più giovane capo di governo al mondo, tuttavia, ha già fatto sapere di non rischiare di trovarsi disoccupata.



L’ex premier finlandese Sanna Marin lascia la politica e si fa assumere da Tony Blair nella sua no profit

Ad accogliere la (ex) leader del centrosinistra finlandese, infatti, sarà la no profit milionaria dell’ex primo ministro britannico Tony Blair, l’Institute for Global ChangeQui Marin, secondo quanto da lei stesso riportato sui propri account social, assumerà il ruolo di “consigliera strategica“. In pratica, consulente per Paesi e governi stranieri sui temi trattati, ufficialmente, dall’organizzazione: green, tech, lgbtq…

Nuova portavoce dei temi cari ad una velleitaria globalizzazione in stato vegetativo, commenta qualcuno sui social, all’indomani del suo via libera all’ingresso del Paese da lei guidato nell’Alleanza Atlantica (che di quella globalizzazione, contraria al multipolarismo e di spirito tanto liberal quanto missionario, è una delle colonne, per lo meno in questo emisfero, portanti). Un buen retiro in una delle tante culle globaliste, onorevole premio per l’impegno, ed il Paese, offerto alla causa, commenta ancora qualche malizioso.



Un buen retiro, tra l’altro, che la metterà in diretto contatto, ed alle dirette dipendenze, con l’uomo che nelle stesse ore dell’annuncio doi abbandono del parlamento finlandese, veniva invece incoronato come il politico più pagato al mondo. Il britannico, infatti, vanterebbe un patrimonio di almeno 275 milioni di dollari. Patrimonio, secondo il magazine People with money, aumentato di ben 96 milioni di dollari nel solo periodo a cavallo tra l’agosto 2022 e l’agosto 2023.

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