Maurizio Landini è solo un cialtrone: prepara lo sciopero per una legge che ancora non esiste. Fa solo propaganda politica

Da ByoBlu – Sciopero in autunno. La CGIL prepara il ritorno in piazza per protestare contro le recenti misure del governo. Anche quelle che non sono state neppure scritte, come la legge di bilancio. Ad annunciarlo è il segretario generale Maurizio Landini.

“Abbiamo deciso, insieme ad altre associazioni, di organizzare una manifestazione ai primi di ottobre su tanti temi e sulle cose che non vanno”



Dai contratti a termine ai mancati rinnovi fino ai condoni fiscali e all’autonomia differenziata, secondo la CGIL il governo non starebbe operando in modo corretto, per cui Landini annuncia una serie di assemblee con le categorie di lavoratori che precederanno la protesta di piazza.

Landini in piazza contro una legge che ancora non esiste

Nel mirino del segretario generale della CGIL c’è in particolare la legge di bilancio. Se nel testo di fine anno non ci saranno le risposte giuste, aggiunge Landini, si sciopera. C’è solo un piccolo particolare: la legge di bilancio ancora non esiste, perché il governo comincerà a scriverla dopo l’estate.



Il segretario generale della CGIL annuncia uno sciopero in autunno, quando la manovra sarà ancora in fase di scrittura. Si tratta evidentemente di una protesta preventiva, ammette lo stesso Landini a Sky.

È una manifestazione di sabato, preventiva, che dice al governo quello che noi vogliamo? Sì, lo facciamo e gli diciamo anche che quello che stanno facendo finora per noi non va bene

Maurizio Landini, segretario generale CGIL

“Landini convoca uno sciopero contro una legge che ancora non c’è? Sarà il caldo…”

Matteo Salvini, vice presidente del Consiglio

“Secondo me è molto probabile che questo governo farà una brutta legge di bilancio. Detto ciò, convocare uno sciopero generale contro la legge di bilancio, tre mesi prima che questa sia scritta, non l’avevo davvero mai visto”

Luigi Marattin, deputato Italia Viva

Al di là delle reazioni politiche, una protesta convocata su queste basi potrebbe innanzitutto svilire ulteriormente il significato della parola sciopero. Tra l’altro, le altre sigle sindacali non sembrano essersi accodate.

Considerando inoltre l’annuncio strumentale da parte di Landini, viene ancora una volta da chiedersi quanto il sindacato tuteli realmente i lavoratori o se piuttosto agisca per fare gli interessi di chi occupa un ruolo di vertice.

Landini ha riscoperto la battaglia (strumentale)

Maurizio Landini è passato nel giro di un anno da un estremo all’altro: oggi si mobilita, convocando scioperi per protestare preventivamente contro leggi che non hanno ancora preso forma; ieri, invece, il sindacato era molto meno battagliero nella tutela dei diritti di quei lavoratori che si opponevano a certificati e trattamenti sanitari obbligatori.

Nei confronti di Mario Draghi, simbolo dell’alta finanza e del liberismo al potere, il sindacalista Landini non ha stranamente mai mostrato un atteggiamento così “di lotta” come adesso. Anzi, il segretario generale della CGIL addirittura abbracciava l’ex presidente del Consiglio.

Prima della legge fantasma, il MES “per gli investimenti”

Un’altra recente dichiarazione di Landini che aveva fatto discutere, ponendosi quasi sullo stesso piano dello sciopero contro una legge che non esiste, era stata quella relativa al Meccanismo Europeo di Stabilità.

Landini si era detto favorevole alla ratifica del trattato da parte dell’Italia, definendo il MES come un fondo che mette a disposizione risorse per effettuare investimenti. Il sindacalista dimostrò di essere favorevole a uno strumento senza comprenderne la sua reale funzione, dato che il MES serve per ripristinare l’accesso ai mercati, offrendo prestiti ai Paesi in cambio di rigide condizionalità.

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