L’UE ammette il suo fallimento sulla fornitura di armi all’Ucraina: “La promessa di un milione di munizioni non si materializzerà”

da ByoBlu – L’obiettivo dell’Unione Europea di produrre 1 milione di munizioni da destinare all’Ucraina entro i prossimi mesi sembra essere lontano. Oltre ai problemi relativi alle effettive capacità produttive degli Stati membri, viene reso noto un altro motivo per cui Kiev potrebbe non ricevere più un’assistenza adeguata. I Paesi UE, infatti, preferiscono vendere le armi ad altri Stati.

Ad ammetterlo è Josep Borrell, Alto rappresentante UE per la Politica Estera



“Fin qui più di 300.000 munizioni sono state consegnate. Arrivano dalle scorte nazionali e dal riorientamento di esportazioni. L’UE esporta circa il 40% della sua produzione verso una trentina di Paesi terziData la situazione, invito i governi a vendere meno ai Paesi terzi e dare priorità all’Ucraina”

Le dichiarazioni degli Stati membri sul sostegno all’Ucraina

Dichiarazioni che si aggiungono a quelle di alcuni Paesi UE. Il ministro della Difesa della Germania ha detto, riferendosi al piano ASAP, che “l’Unione Europea mancherà l’obiettivo, criticando la scadenza fissata a marzo.



La Lituania, tramite il ministro degli Esteri, ha detto: “La promessa di un milione di munizioni da parte dell’Unione Europea non si materializzerà.

Anche l’Estonia, tra le nazioni europee più ostili nei confronti della Russia, ha ammesso tramite il proprio ministro degli Esteri che gli Stati dell’Unione prendono molte decisioni ma, ha aggiunto “non sempre riusciamo a tradurle in pratica”.

Le frasi di questi ministri sono poi state avvalorate dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che nell’ormai celebre scherzo telefonico da parte di due comici russi aveva ammesso la stanchezza dell’Unione Europea per quanto riguarda il sostegno all’Ucraina.

In questo contesto, sembra allora avesse ragione il primo ministro ungherese Viktor Orban, l’unico esponente politico a essersi opposto agli aiuti militari a Kiev.

Secondo il commissario UE al Mercato Interno, Thierry Breton, l’obiettivo 1 milione di munizioni sarà comunque raggiunto, sottolineando l’aumento della produzione del 20-30%.

L’ipotesi che il piano europeo per le munizioni non fosse semplice da attuare era stato anche reso evidente proprio da Breton e da Borrell. Il primo aveva chiesto di attingere dalle risorse del Recovery Fund per trovare il miliardo di euro necessario, mentre il secondo aveva parlato di “carenza di materie prime” per produrre le munizioni.

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