La Russia lancia un’offensiva su Kupyansk con 100mila uomini e 900 tank: Zelensky costretto ad evacuare tutti. Ma la controffensiva?

da Il Giornale D’Italia – Il momento era atteso, e temuto, almeno da metà luglio dai vertici ucraini, da quando cioè si era iniziato a notare un importante ammassamento di forze russe lungo la linea di Lyman-Kupyansk, nell’est del Paese.

Il 17 luglio un comunicato del portavoce del Comando Militare Orientale ucraino, Serhii Cherevatyi, affermava: “Le forze di Mosca hanno concentrato in quest’area più di 100mila uomini, più di 900 carri armati, almeno 550 pezzi d’artiglieria e 370 Mlrs“. Ora, apparentemente, le imponenti forze di Mosca avrebbero iniziato a muovere in direzione Kupyansk.



I russi lanciano l’offensiva su Kupyansk, obbiettivo Kharkiv

Secondo Kiev, il “Gruppo ovest” dell’esercito russo sarebbe una punta di diamante puntata sulla cittadina di Kupiansk (riconquistata dalle forze ucraine nel settembre scorso), utile trampolino per le Mosca per lanciarsi sulla vicina (le separano solo 120 chilometri di campi e pianure, praticamente impossibili da difendere) Kharkiv, la più grande citta ucraina dopo Kiev. Un incubo per l’Ucraina, che sembrerebbe in queste ore essere in pieno corso di svolgimento.

Potrebbe trattarsi dell’inizio della nuova offensiva russa, osservano molti analisti. Dopo i mesi di “riposo” seguiti alla sfiancante conquista di Bakhmut e nel contesto di una controffensiva ucraina che appare sempre più avvitata su se stessa, le forze della Federazione hanno dato il via in questi giorni ad un’escalation senza precedenti di attacchi sulla cittadina di Kupyansk, a circa 8 chilometri dal territorio da loro controllato. Secondo le stime dell’esercito ucraino, gli attacchi di artiglieria e missilistici sarebbero stati 568 nella sola giornata di mercoledì, accompagnati da 17 raid aerei e quattro assalti terrestri faticosamente respinti. Il tutto , in appena 24 ore.



Una difficoltà, quella del contenimento delle crescenti incursioni russe, che sta mettendo a dura prova la tenuta della città: il comando operativo, negli ultimi giorni, sembrerebbe essere stato trasferito ad ovest – per evitare la cattura dei vertici in caso di improvviso cedimento delle difese – mentre, secondo quanto riferito dal capo dell’amministrazione militare regionale Oleg Sinegubov, a Kiev sarebbe in discussione un piano per l’evacuazione forzata di almeno 11mila civili ancora residenti in città.

La stessa vice Ministra della Difesa ucraina, Hanna Maliar, ammette la critica situazione in cui versano le difese nell’area: “L’obbiettivo del nemico è di spezzare le nostre difese ed avanzare direttamente su Kupyansk. L’intensità degli scontri e dei bombardamenti nemici è molto alta. Assistiamo a numerosi cambi di situazione ogni giorno“.

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