La furia di un romeno a Bologna: aggredisce e rapina un’anziana di 81 anni, prende a pugni in faccia un prof e sfascia un’auto

da Il Resto Del Carlino – Ravenna, 10 settembre 2023 – La prima a essere stata presa di mira, è una signora di 81 anni che stava uscendo da una farmacia. Poi è toccato a una testimone 62enne ’colpevole’ di avere provato con il proprio cellulare a riprendere l’autore della cruenta rapina e che si è ritrovata con la vettura danneggiata. Per ultimo è toccato a un insegnate di 29 anni preso a pugni per avere con slancio inseguito il malvivente.

Una rapina decisamente movimentata quella messa a segno venerdì mattina in via Montanari a ridosso con via Cassino (zona stadio) davanti a vari testimoni sbigottiti. I carabinieri del Radiomobile, subito giunti sul posto, hanno in breve bloccato il sospettato:



si tratta di Rafael Negrea, 30enne di origine romena senza fissa dimora e già noto agli archivi delle forze dell’ordine. L’uomo, difeso dall’avvocato Gianluca Vichi, come disposto dal pm di turno Raffaele Belvederi, si trova ora in cella in attesa di comparire davanti al gip per l’udienza di convalida. Dovrà rispondere di rapina aggravata, lesioni e danneggiamenti.

utto si è verificato verso le 10 quando l’81enne è uscita in strada: ma nemmeno il tempo di incamminarsi che un malvivente le era addosso. L’uomo l’ha affrontata senza esitazione strappandole con veemenza la borsetta che teneva al braccio: un’azione che ha fatto cadere la malcapitata sul selciato procurandole lesioni giudicate guaribili in almeno 10 giorni (da qui la contestazione di rapina e non solo di furto con destrezza). E il tutto per una refurtiva di 10 euro.



L’automobilista 62enne, non appena realizzato quanto stava accadendo, ha estratto il cellulare per magari riuscire a filmare e così a incastrare il rapinatore: ma questi per tutta risposta si è avvicinato e ha sferrato una gragnola di pugni contro l’auto.

Intanto l’insegnante 29enne, dal vicino istituto Itis ha sentito le urla dell’81enne: si è avvicinato e, dopo avere allertato il 112, ha iniziato a tallonare il sospettato per agevolare così il compito delle forze dell’ordine. Ma anche in questo caso l’uomo, che nel frattempo era riuscito a raggiungere il parcheggio dietro al pronto soccorso e a nascondersi tra le auto in sosta, si è accorto dell’intervento: e invece di scappare più rapidamente – prosegue l’accusa -, è andato incontro al 29enne, lo ha inseguito fino a raggiungerlo per prenderlo a pugni anche in questo caso procurandogli lesioni giudicate guaribili in almeno dieci giorni.

Una mossa che però non è servita al sospettato per garantirsi la fuga finale: i militari, ben piazzati sul territorio, si erano ormai fiondati sul bersaglio. Gioco finito insomma: anche se l’uomo più tardi in caserma è giunto addirittura a danneggiare la cella di sicurezza rendendola praticamente inutilizzabile. Uno slancio inutile con il quale si è solo procurato da sé delle ferite, peraltro subito medicate dagli operatori del 118. Adesso è in carcere in attesa magari di schiarirsi le idee prima di comparire davanti al giudice.

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