I numeri drammatici sugli stupri a Milano: 500 all’anno, tra le vittime 90 ubriache o drogate. Minori non consapevoli della gravità

Da Il secolo d’Italia – «Al soccorso violenze domestiche e sessuali della Mangiagalli di Milano registriamo circa 500 violenze sessuali e altrettante violenze domestiche ogni anno»: a riportare la drammatica statistica a Libero è la ginecologa Alessandra Kustermann, presidente del centro anti violenza Donna aiuta donna.

“La violenza dei minori c’è sempre stata, manca la consapevolezza della gravità”

«Non c’è un cambiamento nel trend», dice la ginecologa della Mangiagalli, che registra «una maggiore attenzione da parte delle forze dell’ordine e della magistratura sulle violenze contro le donne. E una maggiore velocità di risposta. Si tratta di un dato molto positivo».



La dottoressa Kustermann evidenzia un altro aspetto: «La violenza dei minori sui minori c’è sempre stata. Io ho visto spessissimo stupri di gruppo condotti da minorenni su minorenni, non è un evento nuovo». La differenza col passato? «È come se non si rendessero conto che è un gesto sbagliato. Prenda il revenge porn. È come se alcuni di questi ragazzi non avessero accortezza di ciò che si può o non si può fare. Sembra assurdo, ma è un dato di fatto».

In aumento le vittime di violenze sessuali che arrivano drogate o ubriache

Sono in aumento i casi di stupri realizzati con l’ausilio di droghe? «Abbiamo ormai da circa dieci anni una novantina di presunte violenze sessuali in cui la donna non ne ha ricordo.



O perché ha assunto volontariamente alcol o droga o perché le è stata data da colui che voleva approfittare della sua minore capacità di difesa. Sono statistiche più o meno costanti. Forse è cambiata solo una cosa». Quale? «l lockdown hanno aumentato il disagio degli adolescenti. Siamo di fronte a soggetti più fragili, è stato un periodo di grossa incertezza».

“Ai maschi va insegnato che non si può mai approfittare”

Parlava di ragazze che hanno bevuto magari un po’ troppo, in questi giorni si è scatenato un dibattito sul tema. Cosa ne pensa? «L’alcol è una delle tante droghe dello stupro che viene utilizzata da chi ha intenzione di compiere questo reato. La legge fin dal ’96 prevede un aggravante della pena. Io non voglio entrare in nessuna polemica, ma è un dato di fatto. Vengono usate anche le benzodiazepine, l’acido gamma idrossido butirrico, tutte quelle sostanze che danno un’incapacità di controllo delle proprie reazioni.

Dobbiamo dircelo. Ma dobbiamo anche dirci che questo non vuol dire che la responsabilità dello stupro sia della ragazza». In che senso? «Uomini e donne possono avere gli stessi comportamenti, non dovrebbe esserci una diversa conseguenza. È stato fatto un errore di comunicazione. Torniamo al punto: ai maschi va insegnato che non si può mai approfittare di un altro».

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