Generale Vannacci non si piega: “Non mi scuso. Basta batacchi tra le gambe in spogliatoi femminili. Paola Egonu? Non è italiana”

Da Affari Italiani- Il generale Roberto Vannacci è finito nella bufera per le frasi contenute nel suo libro “Il mondo al contrario“, ma lui tira dritto e non intende chiedere scusa per aver definito gli omosessuali non normali” e aver usato tante altre espressioni discriminatorie.

In oltre trecento pagine l’attuale responsabile dell’Istituto geografico militare snocciola una serie di giudizi omofobi e prese di posizioni contro femminismo, migranti e ambientalismo.



E dopo le critiche del ministro della Difesa Guido Crosetto. Che ha annunciato un “esame disciplinare” per il militare. In due interviste rilasciate al Giornale e al Quotidiano Nazionale Vannacci si difende attaccando. E ribadendo le sue posizioni. “Niente passi indietro. Se metterò a rischio la carriera lo avrò fatto per una giusta causa: la lotta al pensiero unico”, dice.

“Io – spiega Vannacci – mi posso tranquillamente definire una persona non normale. In tutto quello che ho fatto, nella mia vita e nella mia carriera militare, sono uscito dalla normalità. Gli omosessuali non sono normali tanto quanto non lo sono io. Sono una persona che ha fatto scelte diverse, cose e di cui vado fiero. E sarei altrettanto fiero se fossi omosessuale“.



Mentre dice di non essere razzista perché ha combattuto in Iraq: “Il fatto di avere combattuto fianco a fianco, mano nella mano, con persone di etnia africana, mediorientale, tajiki, pasthun rivela proprio che l’accusa di razzismo è un’invenzione dei media. Ma con questo non voglio dire che non esistono etnie, culture, civiltà diverse. Però non mi si venga a dire che siamo tutti uguali perché non lo siamo. Il mondo è bello anche per la sua diversità”.

E dice di essersi moderato: “Quando parlo del batacchio tra le gambe, parlando di un uomo che entra nello spogliatoio femminile, sarei potuto essere ben più osé. Ma mi interessava far capire che non sono d’accordo“. Anche la frase su Paola Egonu “somaticamente non italiana” è stata travisata: “È italiana, gareggia e rappresenta sicuramente l’Italia. Quello che dico è che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità come raffigurata da 4mila anni di storia fin dagli affreschi degli etruschi”.

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