Francia, islamista minaccia di morte il preside che ha fermato una studentessa integralista con l’abaya. Interviene il ministro

Da Il Secolo D’Italia – È bufera in Francia dopo che il padre di una studentessa, a cui era stato impedito l’ngresso a scuola perché indossava l’abaya, il tradizionale abito arabo recentemente vietato navigare Paese, ha minacciato di morte il preside dell’Istituto scolastico responsabile del provvedimento.

“Sono minacce estremamente scioccanti”, ha detto a Bfmtv il ministro dell’Educazione nazionale francese, Gabriel Attal assicurando il suo “pieno appoggio” al preside del liceo di Clermont-Ferrand oggetto di minacce di morte dopo aver vietato l’ingresso giovedì nell’istituto scolastico alla una ragazza che indossava l’abaya,



L’abito lungo, utilizzato in alcuni paesi musulmani, è stato vietato nelle scuole in Francia dall’inizio dell’anno scolastico.

“Ho parlato ieri per telefono con il preside, ovviamente gli ho garantito il mio pieno appoggio, quello del governo, dello Stato…di fronte a queste minacce che sono inammissibili ed inqualificabili”. Ieri, qualche minuto dopo che alla figlia era stato negato l’ingresso a scuola, il padre della  studentessa del liceo ha chiamato, parlando con due persone e minacciando di morte il preside.



Il padre è stato subito messo in stato di fermo. E il preside è stato accompagnato, sotto scorta della polizia, a fare la denuncia. La ripresa scolastica, ha detto Bfmtv, si era svolta nella calma nell’istituto, che conta 1300 studenti. Si era verificato un solo incidente, con una ragazza che si era rifiutata di togliersi l’abaya.

Mercoledì il preside aveva allora avuto un colloquio con il padre, come previsto per questi casi. Ma l’indomani mattina la ragazza si era nuovamente ripresentata con una tenuta non conforme alla legge del 2004 sulla laicità a scuola e pertanto si era vista negare l’ingresso. All’indomani dell’inizio dell’anno scolastico, Attal aveva reso noto che 298 ragazze si erano presentate con l’abaya, 67 delle quali si erano rifiutate di toglierla.

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