Donald Trump, che vola nei sondaggi, incriminato per la quarta volta perché ha osato denunciare i brogli elettorali in Georgia

da Affari Italiani – Nuovi guai per Donald Trump, per l’ex presidente Usa arriva una nuova incriminazione: la quarta nel giro di pochi mesi. Stavolta nell’indagine sulle sue pressioni per ribaltare il risultato delle elezioni del 2020 in Georgia. Lo ha deciso il Gran Giurì della contea di Fulton ad Atlanta. L’atto di accusa lo vede in compagnia di altre 18 persone.

I capi d’imputazione sono in tutto 13. Tra questi la la legge anti racket, l’aver sollecitato un pubblico ufficiale a violare il suo giuramento di fedeltà, la cospirazione per impersonare un pubblico ufficio (la vicenda dei falsi elettori) e commettere una serie di falsi.



Nel comunicato pubblicato dai responsabili della sua campagna su Truth Trump risponde accusando la procuratrice Fani Willis di essere “rabbiosa e schierata“. E di aver rallentato l’inchiesta per interferire sulle elezioni 2024. Tra gli incriminati anche gli avvocati Kenneth Chesebro e John Eastman, considerati gli architetti del piano per usare elettori pro Trump falsi in Georgia e in altri stati vinti da Joe Biden.

La vicenda parte il 2 gennaio 2021 con una telefonata. Trump esorta il massimo funzionario elettorale della Georgia Brad Raffensperger a “trovare” i voti sufficienti per invertire la sconfitta nello stato. Raffensperger si rifiuta. Quattro giorni dopo, il 6 gennaio 2021, arriva l’assalto a Capitol Hill. La procuratrice Willis indaga anche su un presunto trucco messo in atto da Trump per sovvertire il processo elettorale presentando false liste di elettori. Trump si è già dichiarato non colpevole in tre procedimenti penali.



Leggi la notizia su Affari Italiani

Commenta per primo

Lascia un commento