Choc alla Barriera di Milano, 50 immigrati accerchiano e picchiano i poliziotti. Ira del Sindacato: “Agenti presi a calci in faccia”

Da Torino Today – Sono state una cinquantina di persone, nella sera di venerdì 25 agosto, ad aggredire gli agenti di polizia che volevano arrestare uno spacciatore senegalese, pregiudicato e piuttosto noto nell’ambiente. Il fatto – confermato dalla Questura – è accaduto alle 22 di ieri, nella periferia torinese di Barriera di Milano.

Mentre i poliziotti procedevano all’arresto dell’uomo, lui ha opposto resistenza e gli agenti sono stati circondati dal gruppo che volevano impedirne il fermo. E’ stato necessario quindi l’intervento di altre pattuglie per riuscire a portare a termine l’operazione.



La denuncia dell’episodio arriva da Siap – Sindacato Italiano Appartenenti Polizia – che riferisce di agenti feriti “a calci in faccia”: “Questo è un copione  che ormai si ripete da tempo e che nessuno sembra prendere sul serio – commenta il Segretario Generale del Siulp di Torino Eugenio Bravo – La denuncia del Siulp, sindacato di polizia, è ormai di fatto una costante che speriamo non cada comunque nell’ assuefazione di chi ha la responsabilità di fare qualcosa che però non sembra stia facendo.

Abbiamo già detto circa l’importanza della certezza della pena inasprendo le pene per chi agisce con violenza e  resistenza contro i pubblici ufficiali, eppure tutto tace e i poliziotti continuano ad andare in ospedale. Abbiamo già detto che gli irregolari devono essere espulsi e occorre cominciare a pensare seriamente ad un’organizzazione per cui si debba  procedere velocemente ai rimpatri, eppure tutto tace.



Abbiamo detto che le forze dell’ordine devono essere tutte dotate di taser  mezzi dissuasivi, eppure tutto tace. Abbiamo detto che le forze dell’ordine sono sempre di meno e le violenze, le aggressioni, i reati non sembrano diminuire e con l’ingresso di nuovi irregolari, il rischio che aumenteranno in modo esponenziale non significa fare allarmismo, eppure tutto tace”.

E conclude: “Qualcuno deve incominciare ad assumere qualche iniziativa risolutiva perché diversamente ne andrà a svantaggio delle forze dell’ordine e sicuramente dei cittadini. Bene i Decreti Sicurezza che però abbiano dei risvolti fattuali e pratici e non si limitino a scartoffie impraticabili, soprattutto non si limitino sempre ad invocare un’Europa che su queste cose non esiste proprio”.

Leggi la notizia su Torino Today

Commenta per primo

Lascia un commento